È ancora crisi per i mercati finanziari, con il perdurare del conflitto in Ucraina e l’ipotesi di un embargo sulle importazioni di gas e petrolio dalla Russia formulata dal presidente Usa Joe Biden. La borsa più colpita è quella di Francoforte (-1,98%), a causa della consistente presenza di titoli industriali e automobilistici, tra i più sensibili ai rincari energetici e anche a causa dei legami economici della Germania con i due paesi in guerra. Parigi segna -1,31%, Londra -0,4%, Madrid -0,99%, il Ftse Mib di Milano -1,36%.
Lo spread Btp/Bund si è attestato sui 159 punti (-1,90%).
A Piazza Affari calano, come nel resto d’Europa, soprattutto banche e auto: Stellantis -6,4%, Ferrari -5,68%, Unicredit -5,59%, Intesa Sanpaolo -2,79%. In rialzo gli energetici, con Tenaris +13,03%, Prysmian +4,47%, Eni +4,29%, Gas Plus +19,24% e Leonardo (+6,3%)
Il petrolio guadagna il 3,7% con il Wti vicino ai 120 dollari, il gas segna 227 euro (+18%).
Sul fronte dei cambi, l’euro si attesta a 1,085 dollari contro 1,091 di venerdì scorso ed è stabile a 125,3 yen, mentre il cambio dollaro/yen è pari a 115,45 (114,78).