Completare il progetto di valorizzazione avviato con il restauro delle facciate di Palazzo Rocca, del Padiglione del Tè e del Tempietto Pompeiano per dare nuova vita al complesso culturale con visite guidate, laboratori didattici e spettacoli. È l’obiettivo che si pone il Comune di Chiavari con il progetto di restyling del parco botanico di Villa Rocca, funzionale alla partecipare al bando “Proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici“ del ministero dei Beni Culturali (Missione 1 Componente 3 del Pnrr), finalizzato alla rigenerazione e riqualificazione di parchi e giardini italiani di interesse culturale, al rafforzamento dell’identità dei luoghi e dei valori ambientali, contribuendo così a diffondere una rinnovata sensibilità ambientale e paesaggistica.
Si è svolto oggi un nuovo incontro a Palazzo Bianco per elaborare un progetto definitivo con cui partecipare al bando del Pnrr, sulla base della proposta progettuale donata gratuitamente al Comune dall’Associazione Levante Ligure Cultura e Sviluppo e redatta da Isabella Lagomarsino, presidente della stessa, con la collaborazione del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita (Distav) dell’Università degli Studi di Genova (con la quale il Comune ha stipulato una convenzione), rappresentato dall’architetto Elena Mora, e già autorizzato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia della Spezia.
«Il parco botanico di Villa Rocca è un unicum, dove naturalità e artificio convivono e si contrappongono, che deve diventare luogo d’eccellenza e di aggregazione. Il Comune di Chiavari è interessato a sviluppare un progetto di riqualificazione del parco che possa valorizzare gli aspetti del giardino storico e incentivarne la fruizione con l’intento di individuare un equilibrio economico e gestionale – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Massimiliano Bisso – Dopo anni di abbandono, la nostra amministrazione ha dato avvio a interventi mirati alla Palazzina del Tè, al Tempietto Pompeiano e più in generale a tutte le aree verdi, impegnandosi e investendo risorse per la loro tutela. Se riusciremo a ottenere i finanziamenti ministeriali potremo finalmente dire di aver restituito a Chiavari e ai suoi cittadini un gioiello straordinario, degno di una città unica per la sua storia».