«Certamente faremo la verifica di maggioranza, la convocherò già domani mattina. Per me, la Regione Liguria viene prima di ogni altra cosa, tanto è vero che non ci siamo mai sognati di ridiscutere gli equilibri politici regionali alla luce di scelte fatte dagli alleati a livello nazionali». Così, secondo quanto riporta l’agenzia Dire, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in una conferenza stampa ha risposto in serata alla Lega che lo ha accusato di avere pugnalato alla schiena il centrodestra con la decisione di non avere votato Casellati alla presidenza della Repubblica e ha chiesto una verifica della maggioranza in Liguria.
«Non lo abbiamo fatto – ha precisato Toti – quando la Lega ha deciso di rompere con il centrodestra e allearsi al governo con i grillini, non lo abbiamo fatto quando Fdi ha deciso di non appoggiare il governo Draghi, che ha grande sintonia con il mio modo di vedere le cose, abbiamo sempre cercato di portare avanti le politiche promesse ai liguri nel 2015 e nel 2020, tenendo separate le alleanze regionali e nazionali. Anche quando, puntualizza, ci sono state diversità di vedute sulle norme di contrasto al Covid e sulla necessità di puntare con decisione sulla campagna vaccinale. Prego tutti di tenere la Liguria al sicuro da ogni discussione politica in vista del 2023 e, se il dubbio è che io mi candidi alle politiche, la risposta è, fin da oggi, no. Intendo finire il mio mandato in Liguria fino al 2025, per onorare il patto che mi lega ai liguri fino dal 2015».
«La nostra visione politica – ha aggiunto il governatore ligure – è far parte di un centrodestra di cui siamo culturalmente e politicamente parte, ben consapevoli che il nostro compito è allargare la coalizione sul lato sinistro della stessa, conquistando alla nostra causa politica anche forze che oggi non fanno parte della nostra coalizione. Non credo che un centrodestra in cui meno siamo e meglio stiamo o in un cui si ricerchi una purezza cristallina ideologica possa essere il modello di riferimento della politica nazionale o regionale, i partiti che pensano che le proprie idee sono più importanti della serenità di gioco, fanno il loro danno oltre che quello della coalizione».
Toti ha risposto anche ai leghisti che hanno criticato il fatto che oltre a essere presidente della giunta sia anche assessore al Bilancio e alla Sanità.
«Sono soddisfatto del lavoro svolto finora dall’amministrazione – ha detto – . Sono pronto a discutere tutto. Considero la delega alla Sanità un onore, ma anche un sacrificio visto che ho molte deleghe. Faceva parte degli accordi iniziali di governo regionale che la delega rimanesse in capo alla presidenza, ma si può ridiscutere anche questo. Si può fare di più? Certamente, e lo si poteva fare anche nel precedente mandato. Non escludo assolutamente niente, ma sono sicuro che in questi due anni la sanità ha retto in maniera importante l’urto del Covid. Sono disponibile a discutere tutte le deleghe della giunta, ma occorrono personalità all’altezza. Se la Lega ritiene di cambiare la sua composizione nella giunta, non ho problemi. E lo stesso vale anche per Fdi».