Le trimestrali Usa migliori rispetto alle previsioni hanno rasserenato i mercati, inquieti per l’andamento della pandemia e le strette sui tassi in arrivo dalla Fed. Le Borse europee hanno chiuso in rialzo, tranne Milano (Ftse Mib -0,41%), frenata da Tim (-3,02%) per la quale sembra perdere probabilità l’opa del fondo Kkr, Stm (-3,12%), a causa dell’andamento dei tecnologici anche al Nasdaq, e Prysmian (-2,27%) dopo le ispezioni in alcuni siti del gruppi in Germania per una inchiesta su un possibile cartello sui prezzi dei metalli. Il Ftse 100 di Londra segna +0,35%, il Cac 40 di Parigi +0,55%, il Dax 40 di Francoforte +0,24%. In moderato aumento lo spread Btp/Bund a 140 punti (+2,06%).
A Piazza Affari sono andati bene i titoli Saipem (+3,74%) grazie al rialzo del petrolio e Moncler (+3,22%) in una giornata positiva per il settore lusso grazie ai conti sopra le attese di big come Richemont e Burberry.
Sul mercato valutario, l’euro segna 1,1354 dollari (1,1367 ieri) e 129,67 yen (129,84), mentre il dollaro è trattato a 114,26 yen (114,58).
Petrolio ai massimi dal 2014 sia per la temporanea interruzione di un oleodotto tra Iraq e Turchia a causa di una esplosione sia per l’incremento alle stime sulla domanda da parte dell’Agenzia internazionale per l’Energia. Il Brent marzo viene scambiato a 88,72 dollari al barile (+1,4%), il Wti marzo a 86,22 dollari (+1,3%).