Approvata in giunta regionale, su proposta del vicepresidente con delega all’Allevamento Alessandro Piana, la convenzione biennale tra Regione Liguria e Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) in qualità di organismo di coordinamento per le attività di controllo sulle superfici interessate storicamente da attività di pascolo.
Rientrano in questa categoria, per esempio, i prati permanenti o le aree nelle quali non risulta più predominante l’erba e le altre piante da foraggio, ma sono state dichiarate pascoli nei piani colturali delle campagne 2019, 2020 e 2021. L’attività, che prevede anche la costituzione di un registro delle aree dedicate alle pratiche locali tradizionali riconosciute dalle Regioni e Province Autonome, non comporta alcun onere finanziario per Regione Liguria.
«Lo schema di convenzione – aggiunge il vicepresidente Piana – dà attuazione a una delega tra Regione Liguria e Agea per controlli sulle superfici pascolive tradizionali e accende i riflettori su due ricadute positive delle attività di pascolo: il benessere animale e il mantenimento dell’habitat naturale. Sono diversi i produttori in Liguria che praticano il pascolamento in aree boscate e di macchia mediterranea, con produzioni di eccellenza dal punto di vista della qualità del latte, delle carni e con un basso impatto ambientale».
In particolare si prevedono controlli a campione per le plt (pratiche locali tradizionali) di nuova definizione e la verifica del mantenimento dei requisiti delle superfici plt individuate nelle annualità precedenti.