Le Borse europee hanno chiuso contrastate, attente all’andamento dell’inflazione e alle prossime mosse delle banche centrali, e nel timore di una quarta ondata della pandemia, mentre Wall Street continua a salire dopo l’approvazione anche da parte della Camera del piano infrastrutturale promosso dal presidente, Joe Biden, da oltre mille miliardi di dollari. Il Ftse 100 di Londra e il Dax 40 di Francoforte segnano -0,05% , il Cac 40 di Parigi +0,1%, l’Ibex 35 di Madrid -0,65%, il Ftse Mib di Milano -0,30. Lo spread Btp/Bund si attesta su 133 punti (-1,95%).
A Piazza Affari brillano le Buzzi Unicem (+3,3%), nella prospettiva che la società possa beneficiare del maxi-piano Usa di Biden, insieme ad altre società italiane attive nel comparto delle infrastrutture e costruzioni: da Webuild (+5%), a Salcef (+4,8%), fino a Cementir (+0,5%).
Bene e i petroliferi, con Tenaris +2,68%, ancora sulla scia della trimestrale annunciata la scorsa settimana. Banca Generali (+1,4%) ha spinto la propria capitalizzazione sopra i 5 miliardi di euro. Male le Telecom Italia (-2,2%), e nel complesso anche le banche, fatta eccezione per Intesa Sanpaolo (+0,3%).
Sul mercato valutario l’euro scambia a 1,1589 dollari (da 1,1557 venerdì) e a 131,17 yen (da 131,08). Il dollaro/yen è pari a 113,17 (113,41).
Il petrolio in rialzo: il Wti, contratto di dicembre, guadagna l’1%, attestandosi a 82 dollari al barile