Il presidente nazionale di Cna Fita Patrizio Ricci ha incontrato gli autotrasportatori liguri associati nella sala del Bergamasco della Camera di Commercio di Genova per affrontare la situazione della rete autostradale e dei disagi che la categoria affronta quotidianamente.
«Le aziende dell’autotrasporto ligure chiedono un intervento immediato da parte del ministero dei Trasporti e della mobilità sostenibile – commenta Ricci – abbiamo delle richieste chiare e attendiamo impegni concreti: ristori certi, sul modello di quelli concessi a seguito del crollo del Ponte Morandi, visto il proseguo della medesima situazione d’emergenza; esenzione del pedaggio autostradale lungo l’intera rete ligure, dove si procede prevalentemente ad una sola corsia per senso di marcia a causa dei cantieri presenti; defiscalizzazione per le imprese liguri sul modello di quanto attuato per le aziende del Sud, vista l’evidente penalizzazione in termini economici; spostamento del traffico pesante che accede nella regione solo in transito, estero su estero, verso altre direttive europee al fine di alleggerire i flussi autostradali, di circa un 30% di movimentazioni; programmazione e comunicazione dei lavori e delle chiusure autostradali. Queste saranno le nostre richieste al tavolo dedicato alla viabilità ligure con il viceministro del Mims Teresa Bellanova».
«La situazione ogni giorno è sempre più drammatica ed evidentemente fuori controllo. Gli autisti dei mezzi pesanti sono costretti a svolgere attività poco consone rispetto al proprio lavoro – aggiunge il presidente Cna Liguria Massimo Giacchetta – devono fare continui salti di corsia e transitare in gallerie con dimensioni ridotte. Sono persone che già fanno un lavoro molto pesante, basti pensare che il 60% degli autisti europei accusano condizioni di forte stress. Lungo la rete ligure non vi sono più aree di sosta perché tutte occupate dai cantieri e gli autotrasportatori per legge si devono fermare ogni quattro ore. In questo modo non si viaggia più in condizioni di sicurezza ed è così naturalmente anche per automobilisti. Ne sta soffrendo l’intera economia regionale. Pretendiamo programmazione, sicurezza e sostenibilità».