A Borghetto Santo Spirito, in provincia di Savona, in una serra particolarmente innovativa, il basilico nasce e cresce fuori dal terreno, ha le radici che fluttuano nell’aria, e ricava l’acqua e tutti i nutrienti di cui ha bisogno da un sistema di nebulizzazione. Il tutto in un impianto gestito da remoto tramite computer smartphone.
Così Paolo Gazzotti, titolare dell’azienda agricola La Fattoria di Pol, ha avviato il primo impianto aeroponico della Liguria, e uno dei primi in Italia. Gazzotti si dedica alla sua impresa agricola dal 2017, quando ha lasciato la facoltà di ingegneria.
Con agricoltura aeroponica si intende la coltivazione di qualsiasi pianta tramite un’innovativa tecnica che non prevede l’utilizzo di alcun tipo di substrato di coltivazione: le piante si sviluppano in canaline con le radici, in un ambiente protetto come una serra. Le piante sono sorrette da alcuni pannelli forati che si trovano ad altezza uomo in apposite canaline in policarbonato, la cui dimensione e forma varia a seconda delle caratteristiche della pianta coltivata. Tutti i nutrienti necessari alla crescita delle piante vengono somministrati attraverso un sistema di nebulizzazione che interviene direttamente sulle radici delle piante coltivate, con un perfetto bilanciamento degli elementi a ogni irrigazione.
I vantaggi sono molteplici. Il più evidente è uno sviluppo sano, veloce e maggiore delle piante coltivate. Non meno importante è la sostenibilità di questa tecnica: l’agricoltura aeroponica riduce del 60% il consumo di fertilizzanti e il 95% di acqua rispetto a una coltivazione a terra. Non solo: la nebulizzazione diretta sulle radici in un sistema chiuso elimina del tutto la dispersione di qualsiasi concime nel terreno (una delle cause più ricorrenti di inquinamento delle falde acquifere). Infine, c’è l’aspetto umano. L’impianto ad altezza uomo non obbliga i contadini a doversi piegare per raccogliere le piantine.
«In questi giorni, dopo mesi di ricerche e tentativi, stiamo seminando 35 mila piante di basilico − racconta Gazzotti − Essendo un ambiente chiuso e completamente controllato è facile evitare la diffusione di parassiti o di malattie. Eventuali infestazioni possono anche in serra essere combattute con la lotta biologica con insetti antagonisti. Questo ci permette di ottenere piantine di basilico sane e protette, riducendo al minimo concimi e nutrienti chimici. I primi test hanno poi confermato anche la qualità organolettica: il basilico risulta molto delicato e si mantiene più a lungo, perché ossida di meno. Infine il basilico, del tutto privo di residui terrosi, è molto più veloce da pulire».
E il terroir? «Non è fatto solo dalla terra, ma anche dall’acqua, dal clima, dall’aria, dall’altitudine. Tutta la Liguria rende magico il basilico, non solo il suolo. Questa tecnica agricola di certo non vuole contrapporsi a quella tradizionale. Semplicemente, in un territorio come la Liguria dove gli spazi agricoli non permettono di soddisfare la richiesta può rappresentare un incredibile opportunità di sviluppo. Perché con questa tecnica si possono creare superfici coltivabili in qualunque luogo: in una serra nel deserto come in un capannone della val Polcevera. E tutto in maniera sostenibile».
Oggi nella Fattoria di Pol – che presto sarà attrezzata per visite a attività didattiche – sono coltivati basilico e insalate, ma l’idea è di allargare la coltivazione anche allo zafferano, una pianta che si presta perfettamente a questa tecnica, come dimostrano le coltivazioni aeroponiche in Iran, principale paese produttore per quantità e qualità di zafferano. Ma Gazzotti è anche disponibile per consulenze e affiancamenti nell’avvio di nuovi impianti. «Il costo di un impianto alla fine non è notevole. Più che altro serve un know-how collaudato». Quello che è stato sperimentato e messo a punto in questa azienda agricola.
Cos’è l’agricoltura aeroponica
Con agricoltura aeroponica si intende la coltivazione di qualsiasi pianta tramite un’innovativa tecnica che non prevede l’utilizzo di alcun tipo di substrato di coltivazione: le piante si sviluppano fuori suolo senza l’utilizzo di terra. Questo processo di crescita avviene in serra, in ambiente artificiale in grado di assicurare alle piante la temperatura e l’habitat perfetto per il loro sviluppo. Tutti i nutrienti necessari alla crescita delle piantine vengono somministrati attraverso un sistema di nebulizzazione che interviene direttamente sulle radici delle piante coltivate.
I vantaggi di questa tecnica di coltivazione sono innumerevoli. Il più evidente è uno sviluppo più sano, veloce e maggiore delle piante coltivate. Con l’assenza di terreno si vanno a eliminare tutti quei rischi biologici connessi al ricircolo dell’acqua; mentre la possibilità di proliferazione di batteri e funghi che possono danneggiare e ostacolare la crescita della pianta sarà pressoché nulla. L’incremento produttivo di una coltivazione aeroponica di basilico, o di altri ortaggi si può misurare in un +30-40%. Anche perché il basilico non viene strappato via, ma soltanto cimato: così facendo, gli sprechi sono ridotti.
Dal punto di vista della sostenibilità, l’agricoltura aeroponica riduce del 60% il consumo di fertilizzanti e il 95% di acqua rispetto a una coltivazione a terra. Non solo: la nebulizzazione diretta sulle radici in un sistema chiuso elimina del tutto la dispersione di qualsiasi concime nel terreno (una delle cause più ricorrenti di inquinamento delle falde acquifere). Infine, l’impianto ad altezza uomo non obbliga i contadini a doversi piegare o sdraiare per raccogliere le piantine: un’attività particolarmente faticosa, specialmente quando a fine giornata si presenta il conto del mal di schiena.