Il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd), il veicolo partecipato dal settore bancario italiano oggi detentore dell’80% delle quote di Banca Carige, e Cassa Centrale Banca, l’unione delle banche di credito cooperativo del Nord Est che possiede l’8,3% dell’istituto ligure, stanno accelerando le trattative sulla governance di Carige, secondo quanto riporta MF-Milano Finanza.
Ccb, in base agli accordi raggiunti con il salvataggio della banca ligure nel 2019, deve decidere se rilevare la quota del Fitd entro il 2021 ma il quotidiano precisa che la trattativa dovrebbe risolversi già entro la prima metà di marzo. Ora si starebbe trattando sul prezzo.
Secondo MF circolano ipotesi per cui nel caso che Ccb rinunciasse a esercitare il diritto di opzione potrebbero essere interessati a rilevare la quota del Fitd altri “cavalieri bianchi”, come Bper, Crédit Agricole, Credito Emiliano.