Sostituzione dei due ponti-radio di Ameglia e Arcola, installazione di sei nuove radio fisse e 41 portatili tra i nei due centri operativi comunali (coc) e i 13 plessi del comprensorio scolastico dei due Comuni, per un investimento complessivo di 30 mila euro.
Prosegue così in Liguria il progetto transfrontaliero Interreg Italia Francia Marittimo 2014-2020 Proteina-3Evolution, per migliorare la capacità dei territori di prevenire e gestire il rischio alluvione, favorendo lo sviluppo di comunità preparate di fronte alle emergenze, e per potenziare, allo stesso tempo, le reti e gli strumenti di monitoraggio.
«Parte oggi nei due Comuni spezzini questa attività operativa di sostituzione dei ponti radio e installazione dei nuovi apparecchi – spiega l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – fondamentali per rendere più efficace la comunicazione tra i centri operativi comunali e le scuole, in caso di emergenza. L’obiettivo del progetto è quello di affiancare i Comuni per renderli più consapevoli dei rischi presenti sul proprio territorio. Per questo sono coinvolti i cittadini, a partire dai più giovani, affinché diventino protagonisti dei Piani di Protezione Civile e non più semplici utenti, alimentando una cultura di protezione civile diffusa nella consapevolezza che, in caso di emergenza, questo può fare la differenza per salvare vite umane. Anche questo è un tassello del modello ligure che, a seguito delle novità introdotte con il nuovo codice della protezione civile, è ormai diventato un esempio virtuoso a livello nazionale».
Oltre alle due istituzioni capofila Regione Liguria e Fondazione Cima, il progetto coinvolge anche Città Metropolitana Genova, Office Environnement Corse, Mairie d’Ajaccio, Service Départemental d’Incendie et de Secours de la Haute-Corse, Région Provence-AlpesCôte d’Azur, Département du Var, Ville de Nice, Regione Autonoma della Sardegna, Regione Toscana, Consorzio LaMMA, ANCI Toscana, Autorità di Bacino del Fiume Arno.
Oltre ad Arcola e Ameglia, il progetto coinvolge anche i Comuni di Albenga, Campomorone, Sant’Olcese, Serra Riccò, Mignanego, Ceranesi: complessivamente si tratta di 70 mila abitanti, di cui 20 mila residenti in aree a rischio, e 8 mila ragazzi.