Profondo rosso per la prima giornata di Borsa in Europa. I timori per il Covid-19, e soprattutto di un lockdown-bis, trascinano al ribasso le principali piazze europee.
Pesante perdita a Piazza Affari, che chiude con il Ftse Mib a -3,75% a 18.793 punti. Ftse All Share -3,55% a 20.604,62 punti. Ma la peggiore è stata Francoforte (-4,37%) a 12.542 punti, seguita da Parigi (-3,74%) a 4.792 punti e Londra (-3,38%) a 5.804 punti.
A Milano tonfo per Cnh (-8%), in scia al terremoto al vertice di Nikola, la tesla dei camion di cui ha una partecipazione tramite Iveco. Giù anche Exor (-5,1%) e Fca (-4,2%), col comparto auto sofferente nel Vecchio continente. Picco negativo per i petroliferi, da Saipem (-7,4%) a Tenaris (-6,5%) ed Eni (-5,9%), col greggio in caduta libera (wti -4,4%) a 39,3 dollari al barile, tra aumento della produzione in Libia e rischio di uno stop nel Golfo del Messico per un nuovo uragano in arrivo.
Banche sofferenti, come nel resto d’Europa, da Unicredit (-6,1%), a Banco Bpm (-5,8%) e Intesa (-4,6%). Penalizzati Leonardo (-6,7%) e Buzzi (-5,3%), meno Prysmian (-0,9%). Giù Atlantia (-6,3%), Pirelli (-5,1%), Poste (-3,4%), Enel (-2,1%).
Unico titolo a guadagnare nel listino principale Diasorin (+1,2%), con gli analisti a evidenziare il peso dei test di diagnostica, mentre crescono i timori per il Covid-19.
Lo spread Btp/Bund chiude a 139 punti. Rendimento del Btp decennale benchmark allo 0,94%.