Nei primi sei mesi dell’anno la Liguria registra una crescita del 3,6% dell’export regionale. Un dato in controtendenza con il trend del resto d’Italia: secondo l’ultima analisi dell’Istat, si rileva invece una forte contrazione delle esportazioni nazionali tra gennaio e giugno 2020, con un calo del 15%.
Nel semestre la flessione tendenziale dell’export interessa quasi tutte le regioni italiane ed è più ampia per Basilicata (-36,8%), Sardegna (-35,3%) e Valle d’Aosta (-31%). Le performance negative di Piemonte (-21,2%), Lombardia (-15,3%), Veneto (-14,6%) ed Emilia-Romagna (-14,2%) spiegano i due terzi della flessione su base annua dell’export nazionale. Solo il Molise (+30,2%) e la Liguria (+3,7%) registrano, nel confronto con il primo semestre 2019, una dinamica positiva degli scambi con l’estero.
Genova si piazza inoltre tra le province con le migliori performance positive, insieme ad Arezzo e Rovigo. Tra le peggiori, Milano, Torino, Firenze, Brescia, Vicenza e Bergamo.Nonostante la ripresa di maggio e giugno, nel secondo trimestre l’Istituto di statistica stima una netta contrazione congiunturale delle esportazioni per tutte le ripartizioni territoriali, a causa del forte calo di aprile: -28,2% per il Sud e Isole, -26,6% per il Nord-ovest, -23,2% per il Nord-est e -23,1% per il Centro. “La dinamica territoriale dell’export nel secondo trimestre 2020 – si legge nella nota di commento – è condizionata dagli effetti economici che l’emergenza Covid-19 ha avuto sulle esportazioni italiane nel mese di aprile. Malgrado la diffusa ripresa nei due mesi successivi, la contrazione dell’export, in termini sia congiunturali sia tendenziali, è ampia per tutte le ripartizioni territoriali. Questa dinamica negativa si traduce, nel primo semestre 2020, in una netta flessione su base annua per quasi tutte le regioni italiane”.
Secondo le previsioni contenute nell’ultimo report di Sace, società assicurativo-finanziaria che sostiene le imprese sui mercati esteri, l’export italiano tornerà a salire con una “ripresa relativamente rapida già dal 2021”, segnando una crescita del 9,3% dopo la caduta, che si stima dell’11,3%, attesa per quest’anno. Nel 2021, quindi, le esportazioni nazionali di beni arriveranno al 97% circa del valore segnato nel 2019, “un recupero pressoché totale” dopo lo shock causato dalla pandemia.