In Liguria 5.460 assunzioni previste a luglio 2020, il 46,6% in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso: è il quinto peggior calo d’Italia. È lo scenario che emerge dall’ultimo Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
A livello nazionale sono circa 263 mila le assunzioni previste dalle imprese nel mese di luglio. Rispetto allo stesso periodo del 2019, si prospetta un calo complessivo delle entrate pari a -38,6% (più forte nell’industria che nei servizi). Si riducono anche le imprese che programmano assunzioni (sono il 10%, contro il 16% di un anno fa). Per il trimestre luglio-settembre le entrate previste si attestano a 622 mila, evidenziando in questa fase incertezza diffusa soprattutto per il mese di settembre.
Le figure professionali più richieste in questo periodo riguardano soprattutto le attività commerciali e del turismo, a partire dagli addetti nelle attività di ristorazione (circa 57 mila), dal personale non qualificato nei servizi di pulizia (circa 34 mila) e dagli addetti alle vendite (oltre 20 mila).
I contratti proposti dalle imprese a luglio sono prevalentemente contratti a termine, tipologia che cresce di 3 punti percentuali rispetto al 2019 (59,5% contro 56,3%). Parallelamente in questa fase diminuiscono i contratti a tempo indeterminato (17% contro 20,2%). Leggero incremento per i contratti di apprendistato (5,4%, +0,3 punti), mentre diminuisce la previsione per i contratti di somministrazione (8,4%, -1,4 punti).
Anche in questo periodo di crisi economica si registra difficoltà di reperimento nel 37% delle ricerche per gli operai specializzati (in particolare operai e artigiani nel settore delle costruzioni, fonditori e saldatori, meccanici e montatori) e in circa il 40% delle ricerche per i tecnici (soprattutto tecnici informatici, tecnici della sanità, tecnici dei rapporti con i mercati). Il mismatch tra domanda e offerta, in questi casi, è qualitativo e riguarda soprattutto competenze ed esperienza, con radici nel mancato collegamento tra sistema formativo e imprese oltre che nelle carenze dell’orientamento e dei servizi per il lavoro.
In Liguria, delle quasi 5.500 assunzioni previste, una su quattro è di difficile reperimento.
Meglio della media nazionale si prospettano le assunzioni di luglio per le regioni del Nord-est (in particolare Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Veneto che contengono la flessione tra -19% e -35% rispetto al 2019) e per quelle del Sud e Isole (in particolare Sardegna, Calabria e Puglia con una flessione compresa tra -30% e -34%), trainate dalla stagione turistica. Il Centro si assesta su una riduzione delle entrate del 37% rispetto a un anno fa, mentre più lenta risulta la ripresa nel Nord-ovest (-48,5% le entrate rispetto al 2019).