Il consiglio metropolitano genovese ha approvato la proposta del consigliere delegato Simone Ferrero per l’affidamento ad Amiu del servizio integrato rifiuti del bacino del genovesato nel periodo 2021-2035.
Si tratta dell’atto conclusivo di un percorso molto complesso che coinvolge 31 Comuni e una popolazione complessiva di circa 665.000 abitanti.
I 31 comuni coinvolti sono: Arenzano, Busalla, Campo Ligure, Campomorone, Casella, Ceranesi, Cogoleto, Crocefieschi, Davagna, Fascia, Fontanigorda, Genova, Gorreto, Isola del Cantone, Masone, Mele, Mignanego;, Montebruno, Montoggio, Propata, Ronco Scrivia, Rondanina, Rovegno, Rossiglione, Sant’Olcese, Savignone, Serra Riccò, Tiglieto, Torriglia, Valbrevenna e Vobbia.
La scelta del modello organizzativo gestionale dell’inhouse providing, già approvata nel dicembre 2019 è stata valutata anche sotto il profilo tecnico giuridico ed economico come la scelta migliore.
“Il mantenimento di un controllo pubblico su un settore così delicato – si legge in una nota dell’ente – fa parte della strategia di Città Metropolitana e in particolare del sindaco Metropolitano Marco Bucci”.
L’affidamento per 15 anni ad Amiu, società a capitale interamente pubblico, secondo Città Metropolitana, oltre a garantire stabilità occupazionale, rende possibile assicurare un controllo certamente superiore a quello consentito dalle altre forme di gestione attraverso un’influenza determinante degli enti pubblici nella governance della società e sugli obiettivi gestionali. Perché ciò sia possibile si è proceduto alla modifica dello Statuto di Città Metropolitana prevedendo una conferenza di coordinamento di bacino che consenta ai comuni di partecipare alle scelte strategiche sul servizio, e si è altresì proceduto alla modifica dello statuto di Amiu e dei patti parasociali prevedendo un tavolo di coordinamento tra enti.
Il contratto di servizio e l’allegato disciplinare determinano in maniera stringente gli obiettivi quantitativi e qualitativi del servizio ponendo in capo al gestore il rischio operativo del loro mancato raggiungimento.
È stato inoltre approvato lo schema di carta di servizi che, una volta sottoscritto, consentirà di migliorare il rapporto con l’utenza e di tutelarne delle esigenze.
Al testo iniziale sono stati presentati due emendamenti da parte dell’opposizione, votati positivamente dall’unanimità dei presenti: il primo, esposto dal consigliere Enrico Pignone ha richiesto l’inserimento nel testo di alcuni miglioramenti per consentire agli stessi operatori la segnalazione tramite strumenti informatici di diverse problematiche e nel report mensile della attività del gestore l’inserimento di un indicatore sulla qualità del prodotto raccolto.
Il secondo, presentato dalla consigliera Maria Grazia Grondona, richiedeva di specificare nel testo in approvazione la conferma del coinvolgimento di tutti i comuni nel confronto annuale con il gestore.
La delibera di consiglio così emendata, portata in votazione, è stata anch’essa approvata con l’unanimità dei 18 consiglieri presenti.
L’intero incontro è stato trasmesso in diretta sulla pagina Facebook della Città Metropolitana di Genova.