La giunta regionale ha approvato il Piano di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico dei porti di Genova e Savona-Vado, redatto dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale. Lo comunica l’assessore regionale al ciclo dei Rifiuti Giacomo Giampedrone.
Il piano, che ha una valenza triennale, unifica i precedenti piani distinti per il Porto di Genova e di Savona e Vado Ligure creando sinergie e collaborazioni. Pertanto i porti in questione hanno realizzato una relazione congiunta indicando quantità di rifiuti prodotti e impianti che li gestiscono e verificando che la produzione sia conforme al numero delle strutture idonee a trattarli. Per la maggior parte si tratta di rifiuti urbani, prodotti dalle navi da crociera o rifiuti che derivano dalle navi e dalla loro manutenzione.
«Siccome oggi l’Autorità portuale è diventata di sistema – spiega Giampedrone – abbiamo chiesto un piano unificato dove le sinergie e i collegamenti tra i due porti, siano più evidenti ed efficaci, anche in materia di rifiuti. Il nuovo Piano unifica, con aggiornamenti migliorativi, i precedenti piani distinti approvati nel 2017. Questo ultimo e innovativo atto di approvazione prevede un report annuale, quale modalità di controllo sullo stato di attuazione e individua ulteriori margini di miglioramento ottenibili implementando, entro il prossimo triennio una serie di attività. A cominciare dal dettaglio delle competenze sulle aree destinate ad imbarcazioni da diporto e natanti da pesca; esplicitare le procedure per l’affidamento dei servizi di gestione dei rifiuti, introdurre tariffe che incentivino le compagnie alla raccolta differenziata, approfondire le analisi dell’andamento stagionale della produzione dei rifiuti, anche in relazione al traffico dei passeggeri. L’obiettivo è quello di gestire in modo controllato le attività portuali, soprattutto se inserite in aree come la nostra, molto antropizzate e pertanto dove c’è bisogno di equilibrare gli interessi pubblici e privati, soprattutto in materia di rifiuti. Un compito non facile, ma determinante per il nostro sistema portuale moderno e competitivo».