La Borsa di Milano apre in calo. Il primo indice Ftse Mib cede l’1,09% sotto i 20 mila punti a 19.729. Investitori spaventati dalle minacce di Donald Trump di imporre i dazi al Messico
Pesanti ribassi per Tenaris (-5,01%), Fca (-4,16%) e Prysmian (-2,85%). Pochi i rialzi e marginali.
Anche le Borse europee in avvio registrano forti perdite. Gli investitori temono l’apertura di un nuovo fronte di tensione dopo quello con la Cina. I listini risentono anche dell’andamento del prezzo del petrolio e dei dati in calo della manifattura cinese. Francoforte -1,34%, Parigi -0,96%, Londra -0,89%.
Le Borse asiatiche hanno chiuso in rosso dopo i dati sulla manifattura cinese e la produzione industriale in Giappone. Tokyo (-1,6%) archivia in negativo l’ultima seduta della settimana.
Giornata ricca sul versante macroeconomico con il Pil del primo trimestre dell’Italia e i dati dell’inflazione e prezzi alla produzione. Dalla Germania l’inflazione e dagli Usa gli indici sui consumi, inflazione e fiducia dei consumatori.
Crollano le quotazioni de petrolio dopo i già netti cali della vigilia in seguito all’annuncio del presidente Usa Donald Trump sui dazi per i beni dal Messico a partire dal 10 giugno. I contratti sul greggio Wti perdono ancora l’1,1% e scendono sotto la soglia dei 56 dollari a 55,96 dollari al barile. Il Brent cede 88 centesimi a 6,69 dollari.
Nei cambi euro poco mosso in avvio di contrattazioni. La moneta unica europea passa di mano a 1,1132 dollari (1,1134 ieri sera dopo la chiusura di Wall Street) ed a 121,20 yen.
Si allarga ulteriormente lo spread tra btp italiano a 10 anni e corrispondente bund tedesco