La Commissione europea co-finanzierà il progetto e-bridge (acronimo di emergency and broad information development for the ports of Genoa) del porto di Genova. Si tratta di una serie di interventi di rilevanza nazionale a supporto della situazione emergenziale che ha colpito l’area di Genova dopo il crollo del Ponte Morandi.
Il progetto, presentato dal ministero dei Trasporti e supportato da Rfi, ha un valore totale di circa 12 milioni di euro, di cui la metà co-finanziati da fondi comunitari, e riguarda il complessivo adeguamento della componente immateriale per rispondere ai nuovi fabbisogni del porto.
Comprende il ridisegno organizzativo e informativo dell’ultimo miglio ferroviario; il completo adeguamento dei varchi portuali e dei gates terminalistici anche in relazione alle esigenze di connessione informativa con gli ambiti logistici esterni al perimetro portuale; la realizzazione di aree di sosta intelligenti all’interno delle infrastrutture generali del porto; la progettazione e realizzazione di un primo pilota per aree buffer esterne all’ambito portuale.
L’iniziativa progettuale è impostata sulla collaborazione con UirNet e Rfi, partner per lo sviluppo della componente infostrutturale del porto, delle connessioni con il sistema logistico nazionale e con la rete europea, rispettivamente per la componente stradale e ferroviaria.
Il progetto si sviluppa in un arco temporale che va dal 2019 al 2020 termine assunto a riferimento per la realizzazione della nuova infrastruttura sostitutiva del Ponte Morandi. In programma l’accelerazione e l’ulteriore sviluppo di progetti già avviati.