Sono già 750 le persone che in Liguria si sono recate ai 22 sportelli aperti su tutto il territorio (qui l’elenco completo) per avviare il percorso di iscrizione al ‘Registro assistenti familiari’ costituito da Regione Liguria per facilitare l’incrocio tra domanda e offerta, tra chi cerca lavoro e chi ha bisogno dell’aiuto di figure quali badante o baby sitter per accudire i propri figli o per assistere un proprio congiunto.
L’obiettivo è quello di offrire alle famiglie la possibilità di scegliere per i propri cari un’assistenza qualificata e certificata grazie a specifici percorsi formativi e, al contempo, far emergere anche il sommerso in un settore strategico, considerata l’anzianità della popolazione ligure. Grazie all’apertura degli sportelli e alla predisposizione del Registro si stima di poter traguardare i 900 iscritti entro la fine della primavera, per arrivare poi a 2.650 persone formate e certificate per le specifiche competenze nel primo triennio di sperimentazione, entro il 2020.
Inoltre, a partire dal 15 marzo, gli attuali beneficiari delle misure regionali per la non autosufficienza, nonché i nuovi richiedenti, dovranno provvedere a far iscrivere i propri assistenti familiari nel Registro regionale: il processo di formazione o accertamento delle competenze dovrà completarsi entro un anno.
Per l’attivazione del Registro e il percorso di qualificazione degli assistenti familiari (badanti e baby sitter) Regione Liguria ha stanziato dal Fondo Sociale Europeo 1.985.550 euro a cui si aggiungeranno, nella seconda fase del progetto, entro la fine dell’anno, ulteriori risorse per almeno 4 milioni di euro per finanziare i voucher a sostegno delle famiglie che assumeranno personale qualificato. Il progetto è gestito grazie alla collaborazione con diversi Enti del Terzo Settore, che, costituiti in associazione temporanea di scopo con il Consorzio Agorà quale capofila, svolgono un ruolo fondamentale, per esempio nell’ambito della gestione degli sportelli territoriali e dei corsi di formazione.