Si profila un’intesa commerciale tra Usa e Cina e le Borse volano. Al vertice G 20 di Buenos Aires il presidente Usa Donald Trump e quello cinese Xi Jinping hanno concordato una tregua di 90 giorni sui dazi, durante i quali i due governi proseguiranno nei negoziati. Anche il rialzo del petrolio, in seguito all’intesa Russia-Arabia saudita e all’annuncio di un taglio nella produzione del Canada, ha contributo al rilancio dei listini. Francoforte segna +1,85%, Parigi (+1%), Londra +1,18%.
A Milano il report di Goldman Sachs, che per l’Italia boccia la manovra economica del governo e conferma la stima di una crescita ferma allo 0,4% e il rischio di una recessione, non ha scoraggiato gli investitori, ormai fiduciosi circa un’intesa tra Roma e Bruxelles. Piazza Affari ha terminato in testa alle Borse europee con Ftse Italia All-Shar a 21.525,70 punti (+2,22%) e Ftse Mib a 19.622,36 punti (+2,26%). Lo spread BtP Italia/Bund a 10 anni è diminuito a 284 punti base (291 pb venerdì sera).
Sul listino milanese il venire meno del timore di guerre commerciali e la prospettiva di una schiarita nei rapporti tra Commissione Ue e Governo italiano hanno premiato soprattutto Cnh +6,4%), i bancari (Banco Bpm + (6,29%, dopo la riorganizzazione del credito al consumo con la cessione di ProFamily ad Agos Ducato e l’imminente vendita di Npl fino a 7,8 miliardi), i tecnologici (Stm +6,02%), il lusso (Moncler +5,94%)
Forte rialzo del petrolio: il Wti con contratto di consegna a gennaio sale a 52,7 dollari al barile (+3,5%), mentre il Brent su febbraio sfiora quota 62 dollari e si attesta a 61,4 (+3,2%).