«Forza Italia a Bolzano è stata eletta da un elettore e mezzo su cento, a Trento da due elettori e mezzo su cento. Temo che questo non sia un campanello d’allarme, ma la sirena di uno tsunami che potrebbe travolgersi sulle prossime competizioni elettorali, e lo dico da tempo». Lo ha detto oggi il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, a margine del consiglio regionale della Liguria, interpellato sull’esito delle elezioni in Trentino Alto Adige.
«Forse i nostri elettori non hanno capito il nostro gridare allo spread come salvatore della patria dopo aver detto tutta la vita che era un imbroglio. Non hanno capito il nostro dibattito sulla legge di stabilità e denunciare quel 2,4 di deficit, invece di consigliare e combattere su come quel 2,4 verrà speso (e penso che questo governo lo spenda male). Credo che se una classe dirigente che ha convocato i congressi comunali e provinciali del partito, ma non i regionali e nazionali, non si sveglierà e non aprirà il partito come ho detto, non si ricorrerà a primarie aperte, non si riallargheranno le civiche, non si tornerà a ragionare sulla nostra linea politica, anche sull’Europa (dopo aver detto per anni di volerla cambiare, oggi ci prepariamo a schierarci proprio con i difensori più ortodossi di quell’Europa che volevamo cambiare), temo che con questa classe dirigente non vinceremo più, se non cambieremo totalmente la nostra impostazione. Credo ci sia un popolo di centro-destra che guarda al centro, che guarda ai partiti riformatori, liberali, tradizione della seconda repubblica. E quel partito che è stato Forza Italia, importante, radicato, con tante anime al suo interno, credo che debba essere cambiato profondamente e credo che questa classe dirigente debba mettersi in discussione e non bollare come disturbatore chiunque gli faccia notare che all’orizzonte c’è un’onda gigantesca che sta per sommergerci».
«La Lega sta facendo benissimo il suo mestiere − aggiunge Toti − Matteo Salvini sta interpretando la sua partita magistralmente: sta prendendo elettori da tutte le parti. Il tema della coalizione del centro-destra è essere alleata di una Lega che va molto bene, costruire uno o più contenitori per quel popolo di centro-destra che non si sente leghista, ma non si sente di sinistra, men che meno si sente grillino, preparare condizioni perché un governo di necessità, come quello giallo-verde, possa essere succeduto, dopo una prova elettorale e una legge elettorale rifatta con un governo puro di centro-destra dove i sovranisti, conservatori riformisti possano convivere. Troppo tempo stiamo passando a occuparci di quello che fa bene Salvini, troppo poco tempo stiamo passando a occuparci di quello che facciamo male noi».