Il cda di Ansaldo Sts non si considera sfiduciato dalla decisione dell’assemblea degli azionisti di respingere la proposta di distribuire un dividendo di 0,15 euro per azione, a seguito del voto determinante di Hitachi. Lo hanno dichiarato, rispondendo alle domande dei giornalisti al termine dell’assemblea, l’ad e il vicepresidente di Ansaldo Sts, Andrew Barr e Alberto De Benedictis.
Nel corso dell’assemblea il rappresentante di Hitachi (socio di maggioranza del Ansaldo Sts con circa il 51% del capitale azionario), l’avvocato Raimondo Premonte, aveva annunciato la scelta dell’azionista di maggioranza di votare contro la distribuzione di dividendi per dedicare ogni risorsa allo sviluppo di Ansaldo Sts. I soci hanno approvato a larga maggioranza il bilancio 2017 e bocciato la proposta sul dividendo con voti pari al 62,9% del capitale azionario.
Barr e De Benedictis hanno spiegato che la proposta di dividendo è stata assunta mediante una procedura di routine ma l’assemblea è sovrana nelle sue determinazioni. Nessuna sfiducia era implicita nel voto dell’assemblea.