Anche in Liguria nei primi nove mesi del 2017 diminuiscono i protesti, 5.239 in totale (per un valore totale di circa 5,4 milioni di euro), di cui 4.603 cambiali (circa 3 milioni di euro). Secondo i dati raccolti dalle Camere di commercio, elaborati da Infocamere per conto di Unioncamere, il calo rispetto al 2016 è stato del 18,2%, mentre le cambiali diminuiscono di un punto percentuale in più (19,2%). Dal punto di vista del valore, il calo è del 22%, che aumenta al 31,1% considerando le sole cambiali.
A livello nazionale, fra gennaio e settembre 2017 le occasioni in cui un cittadino o un’impresa si sono visti costretti a ricorrere a un pubblico ufficiale per notificare la mancata accettazione di una cambiale o di un assegno hanno toccato quota 385.107, per un valore complessivo di quasi 630 milioni di euro. L’80% dei “pagherò” è rappresentato da cambiali (309.146), mentre gli assegni costituiscono il 20% (75.961).
Le frenate più decise si sono verificate nelle Marche (-33,1%), seguita da Trentino-Alto Adige (-25,2%) e Veneto (-18,8%).