Una dotazione finanziaria invariata (900 mila euro), di cui 150 mila euro per i Comuni piccoli e piccolissimi (con meno di mille abitanti al 31 dicembre 2017) e i restanti 750 mila euro per i Comuni tra i 1.001 abitanti e i 10.000 abitanti.
C’è tempo 60 giorni a partire da oggi, 21 marzo, per presentare la domanda di contributo per rimborsare le spese sostenute nell’anno 2017 per le rette delle strutture socioeducative residenziali che hanno ospitato sia minorenni affidati dal Tribunale ai servizi sociali dei Comuni sia maggiorenni fino ai 21 anni per i quali era stato disposto il cosiddetto “prosieguo amministrativo” della tutela. Sono escluse le spese riferite all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati, finanziate a parte dallo Stato con l’apposito fondo nazionale.
«Questo contributo – afferma la vicepresidente della giunta regionale Sonia Viale – costituisce un ulteriore passo avanti nella tutela dei minori in difficoltà, ma anche un forte segnale di vicinanza alle amministrazioni locali, in particolare quelle più piccole per le quali non è sempre facile reperire le risorse necessarie a provvedere alle spese per i minori collocati in strutture socio-educative residenziali. Per questo è importante il sostegno di Regione, in particolare in relazione a particolari situazioni di emergenza sociale».
Nei territori in cui le spese per i minori collocati in struttura sono gestite dall’Ats o dal Distretto, la domanda può essere presentata dal Comune capofila su delega del Comune a cui i minori sono affidati. L’istruttoria verrà effettuata da un’apposita commissione e il contributo sarà erogato in un’unica soluzione.