Tecnologia d’avanguardia, efficienza produttiva, flessibilità operativa, potenza al top europeo: la turbina a gas GT36 prodotta a Genova da Ansaldo Energia a seguito dell’acquisizione degli asset ex Alstom ha tutte le carte in regola per affrontare i mercati internazionali, instabili a causa delle turbolenze politiche e contesi da una concorrenza agguerrita.
La prima turbina di questo modello prodotta a Cornigliano (e già destinata, come la prossima, agli impianti del partner Shanghai Electric Group) è stata presentata oggi dal presidente di Ansaldo Energia Giuseppe Zampini, alla presenza del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, del sindaco di Genova, Marco Bucci, dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Edoardo Rixi, e dell’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, presente Chen Xuewen, il dirigente di Shanghai Electric che ha voluto l’accordo con Ansaldo Energia e siede anche nel consiglio d’amministrazione dell’azienda genovese.
Rixi ha riconosciuto ad Ansaldo Energia il merito di non avere delocalizzato nei momenti difficili. «Con Ansaldo – ha detto Rixi – abbiamo trovato il modo giusto di collaborare tra istituzioni locali, ministero, aziende, Iit e industria». Rixi ha sottolineato il fatto che è Ansaldo Energia a lanciare il primo progetto di “Lighthouse plant”, industria “faro” italiana e, grazie ad un accordo siglato tra Ministero dello Sviluppo Economico e Regione Liguria, investe 14 milioni di euro in un piano triennale basato sullo sviluppo e l’applicazione delle principali tecnologie digitali del Piano Industria 4.0. I plant sono impianti che faranno da guida, a livello nazionale, per lo sviluppo digitale del settore manifatturiero.
Bucci ha ricordato che «Ansaldo, fin dalle sue origini ha sempre voluto stare al primo posto in fatto di tecnologia. Ero certo – ha aggiunto – di venire in un’azienda che si trova nello stadio più avanzato dell’industria 4.0. Qui abbiamo esempio di come azienda può trasformarsi ed precorrere i tempi. Importante non solo per il risultato raggiunto ma anche quello che si può fare. Qui enterprise 5.0 si può fare ed è quanto corrisponde alla nostra visione della città».
«È un’emozione – ha detto il ministro Pinotti – vedere come un’azienda storica non solo esiste ancora ma lo fa sapendosi trasformare senza perdere identità e origine. Segno di quello che dobbiamo fare sul lavoro in Italia: trasformarci ma senza perdere sapienza e competenza. Abbiamo passato momenti complicati – ha ricordato il ministro a proposito delle vicende societarie di Ansaldo Energia – ma procedere sulla stessa linea ci ha portato a risultati importanti. Non è finita, il momento è ancora complicato, Ansaldo agisce anche in zone dove ci sono difficoltà e quindi anche in questo caso deve avere a suo fianco lo Stato».
In seguito all’acquisizione degli asset ex Alstom del febbraio 2016, Ansaldo Energia ha investito oltre 65 milioni di euro per mettersi nelle condizioni di portare la produzione delle macchine di tecnologia ex Alstom in Italia, con l’adeguamento degli stabilimenti esistenti e la realizzazione del nuovo capannone di Cornigliano, inaugurato nel giugno 2017.
La GT36 è oggi la macchina più potente del portafoglio prodotti di Ansaldo Energia. Soprannominata Monte Bianco in quanto top europeo per potenza, questa turbina, nella versione 50Hz presentata oggi raggiunge i 538 MW (condizioni ISO) di potenza, e i 760 MW in ciclo combinato con un’effcienza del 62,6%.
La GT36 è stata pensata per offrire alta efficienza abbinata a elevata flessibilità operativa: l’erogazione della potenza deve seguire le mutevoli esigenze della rete per compensare e sostenere la generazione intermittente di energia elettrica dalle fonti rinnovabili.