Bionda, scura, non filtrata, doppio malto, fruttata o amarognola. Per ogni pasto, palato, umore ed esigenza c’è una birra diversa e, per appagare la propria sete, gli italiani si sono messi all’opera. A dispetto del peso delle accise e della concorrenza dei grandi produttori internazionali, l’universo della birra in Italia negli ultimi cinque anni si è espanso a velocità crescente e, con esso, il numero delle aziende produttrici e degli addetti. Anche in Liguria.
Secondo l’ultima indagine Unioncamere-Infocamere, tra 2012 e 2017 i birrifici liguri sono aumentati del 64,3%, passando da 14 a 23 imprese. I birrificatori under 35 sono due, altrettante le imprese femminili del settore. Otto i birrifici a Genova (aumentati di una unità negli ultimi 5 anni), sette a Savona (+2), cinque alla Spezia (ce n’era soltanto uno nel 2012) e tre a Imperia (anche in questo caso se ne contava solo uno nel 2012).
Lungo lo stivale nel 2012 erano solo 286 le imprese che operavano nella fabbricazione della birra. Alla fine dello scorso anno all’appello rispondono invece ben 693 imprese: un balzo (+142%) che, in un lustro, ha visto moltiplicarsi di una volta e mezzo la costellazione dei “maghi” del luppolo e ad allargare il numero degli addetti totali del settore a circa 4 mila unità.
In termini assoluti, sono le grandi città come Milano (26), Torino (25) e Roma (21) a guidare la graduatoria per il maggior numero di imprese impegnate nella produzione di birra. A seguire si affacciano città medio-grandi del Nord come Trento (17) e la coppia Bergamo-Brescia (16). Oltre a Salerno (quarta in graduatoria con 19 realtà), solo Bari è tra le province del Sud che si fa spazio nella top ten con 15 imprese.
A livello regionale, la classifica dei primi tre posti vede al vertice la Lombardia (105 imprese), seguita dal Piemonte (62) e dal Veneto (56). Osservando la crescita nel periodo considerato, i dati mostrano invece una rincorsa delle regioni del Mezzogiorno su quelle del Nord. L’aumento più marcato (+4 volte) si registra in Molise, dove le imprese del settore sono passate da 2 a 10 in cinque anni. A seguire la Basilicata, dove oggi i produttori di birra sono 4 volte più numerosi rispetto al 2012 (da 3 a 12) e la Sicilia, passati da 10 a 38.
Dall’analisi dei bilanci relativi al 2016 depositati dalle società di capitali operanti in questo settore (238 società, in pratica un terzo degli operatori), si evidenzia infine una significativa concentrazione di questo mercato nelle mani di poche imprese: il 75% del fatturato delle società analizzate (350 milioni di euro) fa riferimento ai primi tre operatori.