Istat: in Liguria esportazioni per 6 miliardi di euro (l’1,8% del totale nazionale)
Mobili (+99%), prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento (+68,8%), legno e prodotti in legno e sughero, compresi articoli in paglia e materiali da intreccio (+60,5%), prodotti tessili (+56,5%). Sono questi i settori di attività economica nelle esportazioni da gennaio a settembre che hanno registrato in Liguria una maggiore variazione rispetto allo stesso periodo del 2016. È quanto emerge dall’ultimo rapporto Istat. Per quanto riguarda le quote più significative, il numero rappresenta il contributo al totale nazionale esportato del settore, la Liguria migliora nell’agricoltura, passando da 4,6 a 5,1, resta stabile sui prodotti chimici (4,1), cala sul coke e i prodotti petroliferi raffinati (da 7,9 a 5,3).
Esportazioni in Liguria per settore di attività economica gen-sett 2017
Nei primi nove mesi del 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, tra le regioni che forniscono un contributo positivo all’incremento delle esportazioni nazionali si segnalano: Lombardia (+7,3%), Piemonte (+8,9%), Lazio (+17,7%), Emilia-Romagna (+5,8%), Veneto (+5,1%), Sicilia (+32,7%), Toscana (+6,1%), Sardegna (+35,9%) e Liguria (+11,7%). Le regioni che forniscono un contributo negativo sono Basilicata (-16,4%), Molise (-30,4%) e Marche (-1,0%).
Il contributo quantitativo colloca la Liguria al nono posto, mentre la variazione percentuale la vede sesta.
Il dato economico nascosto da questo +11,7% è di 6,06 miliardi, contro i 5,4 del 2016. Pari all’1,8% del totale nazionale (stessa quota del 2016).
Esportazioni regionali gen-set 2017
Il contributo ligure vede la Regione più indietro sulle esportazioni verso i Paesi dell’Unione Europea (quindicesima), rispetto a quelle verso i Paesi extra Ue (nona), mentre la variazione percentuale è rispettivamente del +1,5% e del +19,9%.
Il mercato di sbocco che registra l’exploit più significativo è quello verso gli Stati Uniti +192,6%, ma a quanto pare non è merito di uno dei “core business” della Liguria, cioè i mezzi di trasporto (escluse le auto), visto che il settore di attività è in calo del 17% rispetto all’anno precedente.
Analizzando i dati provinciali emerge che Genova è tra quelle in cui c’è stata una variazione positiva maggiore: +24,5%.