«Un’idea, quella di proporre l’artigianato patrimonio dell’umanità Unesco, che noi condividiamo e appoggiamo con convinzione: non mancherà il nostro supporto a coloro che lavoreranno per la valorizzazione di tutte le nostre eccellenze». È quanto afferma Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria, nel corso della tavola rotonda che si è svolta oggi al Forum Ucina, nell’ambito del 57esimo Salone Nautico di Genova. “La seduzione dell’artigianato: il bello e il ben fatto del made in Italy” è il titolo della terza tappa del road show promosso da Confartigianato insieme al massmediologo Klaus Davi: un’occasione per riflettere sull’eccellenza dell’artigianato italiano, in vista di una proposta di candidatura all’Unesco.
«Un percorso che potrebbe essere compiuto in modo più agevole dal cosiddetto “artigianato tradizionale” – aggiunge Costi – che, insieme a quello artistico e di qualità, è già codificato da un decreto del Presidente della Repubblica e quindi avrebbe più possibilità di giungere al termine della candidatura. Resta comunque indispensabile continuare a contribuire alla crescita complessiva delle microimprese del settore e lavorare insieme perché il consumatore possa compiere scelte consapevoli, riconoscendo la qualità dei prodotti artigiani».
A proposito di qualità, come ha sottolineato il segretario di Confartigianato Liguria nel corso dell’incontro, nella nostra regione esiste già un marchio che definisce l’eccellenza dell’artigianato ligure: «Insieme alla Regione e al sistema camerale, abbiamo promosso “Artigiani In Liguria”, un marchio che rappresenta oggi un vero e proprio patrimonio di mestieri, una ventina in tutto. A tutela e a garanzia del consumatore finale, l’adesione al marchio prevede la sottoscrizione di un “codice etico” e un disciplinare di produzione. Anche questo è anche un esempio di come non manchino impegno e volontà nel voler creare un brand unico dell’eccellenza artigiana».
Eccellenza che può diventare di vitale importanza anche in chiave turistica: «Artigianato e turismo devono andare a braccetto – conclude Costi – Il turista di oggi non solo compra un “pacchetto vacanze”, ma anche “un’emozione”: una domanda che può essere soddisfatta da forme di turismo esperienziale nelle quali le nostre botteghe artigiane giocano un ruolo fondamentale. In Liguria, per esempio, abbiamo lanciato l’iniziativa “Un giorno da artigiano”: in diverse occasioni turisti, studenti e addirittura politici hanno provato a diventare artigiani per un giorno, improvvisandosi falegnami, restauratori, gelatieri e molto altro. Un’esperienza, sempre molto apprezzata, che ha consentito e consentirà ai partecipanti di toccare con mano il valore, anche economico, che si cela dietro un oggetto artigiano, dalla materia prima al prodotto finito».
Insieme al segretario di Confartigianato Liguria, presenti all’incontro anche Dorina Bianchi, sottosegretario di Stato al ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; Piero Formenti, vicepresidente Ucina Confindustria Nautica; Giangi Razeto di F.lli Razeto e Casareto spa; Klaus Davi, massmediologo e ideatore della proposta di candidatura.