«La Liguria è un modello nazionale per il centrodestra, come la Lombardia, il Veneto. Con questo modello abbiamo vinto in Comuni importanti anche in Regioni dove il centrodestra solitamente fa fatica». Lo ha detto governatore ligure Giovanni Toti, in occasione degli Stati generali del centrodestra ligure riuniti oggi al santuario della Madonna della Guardia, nell’entroterra genovese.
«Oggi – ha aggiunto Toti – facciamo un lavoro serio e programmatico per un centrodestra che ha guadagnato la fiducia dei cittadini in Liguria ma deve porsi come un modello di buon governo a livello nazionale. A 23 anni dall’inizio della seconda Repubblica dobbiamo riuscire a parlare ai cinque milioni di italiani che vivono in povertà in un momento in cui la sinistra non riesce più a parlare con loro. Siamo qui per fare un tagliando, e la sfida non è quella delle amministrative vinte, ma di essere all’altezza della fiducia che i cittadini ci hanno dato. È il momento per riflettere sugli obiettivi futuri. Siamo qui per stilare i programmi futuri del centrodestra che si candida non solo a guidare la Liguria, ma il Paese».
Secondo il presidente della Regione «le esperienze amministrative dei grillini hanno lasciato delusi i loro elettori, il governo a guida Pd in più di mille giorni non ha risolto nessuno dei problemi del Paese, dall’immigrazione alla disoccupazione, oggi il centrodestra ha le carte in regola per tornare a governare».
A livello locale, ha annunciato Toti, il prossimo impegno è conquistare l’amministrazione di Imperia, «città con enormi potenzialità» ma che «da qualche tempo ha smarrito la sua destinazione finale».
Al Santuario della Guardia sono intervenuti più di 300 tra amministratori e politici, coordinati dagli assessori regionali. Hanno aperto i lavori gli interventi del presidente della Regione, del presidente del consiglio regionale Francesco Bruzzone e dei sindaci di Genova Marco Bucci e della Spezia Pierluigi Peracchini.