Nel 2016 la differenziata su Genova si è calcolata solo con il contributo del gruppo Amiu e non tenendo conto dei soggetti terzi convenzionati. La normativa è cambiata ed è per questo che non risulta l’incremento.
Amiu Genova replica al comunicato della Regione Liguria in cui si puntava il dito contro il Comune: “Rielaborando i dati 2014/2015/2016, calcolati sulla base del solo contributo della raccolta del Gruppo Amiu ed eliminando quello di soggetti terzi convenzionati, si evidenzia invece l’aumento costante anche a Genova della percentuale di raccolta differenziata, con un trend di continuo miglioramento dei risultati di Amiu.
ANNO | 2014 | 2015 | 2016 |
% RD AMIU | 29,13% | 30,16% | 32,9% (*) |
(*) Al netto degli scarti e del quantitativo massimo ammissibile per gli inerti [ 8.754 t , max rispetto a 10.271 t raccolti ]
Il valore storico dato da privati ex convenzionati e dagli inerti che non possono essere contabilizzati è tra il 4 e il 5%, in sostanza il dato complessivo a Genova arriverebbe a sfiorare il 39% circa.
Per quanto riguarda le percentuali del tasso di riciclaggio sulle raccolte di Amiu i dati sono i seguenti.
Carta | Legno | Metallo | Frazione organica | Plastica | Vetro | |
Obiettivo | 40% | 40% | 40% | 40% | 40% | 40% |
Risultato | 54,18% | 72,86% | 12,44% | 27,05% | 19,63% | 71,19% |
«Il dato 2016, seppur in crescita, è ancora lontano dagli obiettivi che l’Azienda si è data e per raggiungere i quali ha predisposto un dettagliato Piano per incrementare la raccolta differenziata – dice Marco Castagna, presidente Amiu. Laddove tale piano è stato avviato i risultati sono decisamente positivi: a quasi un anno dall’avvio del progetto porta a porta i risultati di Quarto Alto e Colle degli Ometti, quartieri del levante genovese, sono ben al di sopra della media cittadina poiché siamo arrivati a consolidare un 81.8% di raccolta differenziata. Dopo un periodo di rodaggio, normale quando si cambiano abitudini, abbiamo inserito correttivi e adattamenti grazie al dialogo costante con le associazioni dei consumatori, con i comitati di quartiere e con i residenti e i risultati sono arrivati. Adesso l’Azienda è pronta per poter avviare il Piano su tutta la città, e per realizzare i necessari investimenti non possiamo che aspettare le decisioni che la prossima amministrazione prenderà al riguardo del futuro di Amiu».