A due anni dall’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica della pubblica amministrazione, 699 piccole e medie imprese delle province di Imperia, La Spezia e Savona (ricadenti nell’ambito di competenza della Camera Riviere di Liguria) hanno utilizzato il servizio gratuito dell’ente camerale per emettere complessivamente 7.365 fatture.
Del dettaglio, a Imperia 166 imprese e 1.990 fatture, La Spezia 280 imprese e 2.884 fatture, nel savonese 253 imprese e 2.491 fatture.
Il servizio è nato dall’accordo tra Unioncamere e Agenzia per l’Italia digitale e realizzato da InfoCamere e permette alle aziende di gestire senza alcun costo l’intero ciclo di vita della fatturazione elettronica (compilazione, spedizione, gestione e conservazione digitale a norma per dieci anni). Il servizio prevede la gestione di un plafond gratuito fino a 24 fatture elettroniche l’anno, senza contare i documenti contabili emessi nei confronti delle Camere di Commercio e degli altri enti del sistema camerale. Da oggi è possibile accedere al servizio anche tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che consente l’accesso ai servizi online della pa.
La piattaforma online è raggiungibile dal sito della Camera di commercio, dal portale https://fattura-pa.infocamere.it e dal punto unico di contatto previsto dalla direttiva Servizi europea.
Da quest’anno le imprese possono optare per la fattura elettronica anche nei rapporti tra privati. Si tratta, per il momento, di una scelta opzionale e volontaria, ma che prevede alcuni benefici per le aziende: eliminazione o riduzione di una serie di adempimenti e obblighi, esonero dalla trasmissione dello spesometro e della comunicazione delle operazioni black list, esonero dall’obbligo di presentazione degli elenchi Intrastat, riduzione di due anni dei termini di accertamento in materia di Iva e di imposte dirette.
Per il presidente della Camera di commercio Riviere di Liguria, Luciano Pasquale, «il servizio di fatturazione elettronica messo a disposizione dal sistema camerale è un esempio concreto del contributo che le Camere di commercio possono e vogliono dare per la digitalizzazione del Paese, nodo fondamentale sulla strada della modernizzazione del sistema imprenditoriale».