Genova torna a ospitare Slow Fish, l’evento internazionale dedicato al pesce e alle risorse del mare, giunto quest’anno all’ottava edizione e organizzato da Slow Food Italia e Regione Liguria. Il più importante, secondo il patron di Slow Food, Carlo Petrini. «Non era scontato essere qua oggi – sottolinea il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – Abbiamo fatto un grande sforzo come Regione Liguria, ed è stato importantissimo anche il supporto dei privati. Stiamo lavorando tutti per costruire un palinsesto particolarmente interessante, anche per le altre Regioni che parteciperanno con i loro rappresentanti».
Dal 18 al 21 maggio il Porto antico di Genova (e non solo) ospiterà stand, imprese e ristoratori, ma soprattutto eventi e conferenze dedicate a temi scientifici al centro dei dibattiti internazionali e organizzati per sostenere un approccio buono, pulito e giusto alla filiera ittica, alla biodiversità marina e all’equilibrio delle acque dolci. Il tutto grazie a una vera e propria “rete”, non a caso il fil rouge della manifestazione (il tema-slogan è “La rete siamo noi”), tra pescatori, artigiani, consumatori, cuochi, studiosi e ricercatori, pronti a scambiare le proprie conoscenze e mettere insieme le proprie forze. «La vitalità dei territori sta nello scambio – sottolinea Petrini – Se i territori guardano solo a se stessi, muoiono. Ed è dagli stessi territori che deve partire la “controtendenza”, è qui che deve svilupparsi il cambiamento. Genova e la Liguria, anche in occasione di una manifestazione internazionale come Slow Food, devono fare questo: guardare oltre, essere globali».
Ospitare i delegati di Terra Madre: per dare la propria disponibilità a scrivere a ospitalita@slowfood.it
Ed essere ospitali: nel corso dell’ottava edizione di Slow Fish, cento delegati della rete di Terra Madre arriveranno dai cinque continenti per confrontarsi, incontrarsi, riabbracciarsi e costruire solide reti che vanno al di là delle differenze linguistiche e culturali, ospitati dalle famiglie genovesi.
Altro tema al centro di Slow Fish, la pesca, «con tutte le difficoltà che sta vivendo il settore – ricorda Silvio Greco, presidente del comitato scientifico di Slow Fish – Ragioneremo sul tema delle risorse e cercheremo di capire in che modo possiamo lavorare per aumentare il valore aggiunto del prodotto». La pesca a 360 gradi, «sia quella professionale, sia quella sportiva, sia la pesca come elemento di sviluppo economico, sia turistico – precisa l’assessore regionale ad Agricoltura, caccia e Pesca Stefano Mai – L’evento è creato ad hoc per dare risalto a tutti. In particolare, un importante appuntamento sarà la riunione della Commissione delle Politiche agricole, durante la quale discuteremo con tutte le altre Regioni dei problemi della pesca. Vorremmo inoltre cogliere l’opportunità data da Slow Fish per sottoscrivere, con le Regioni e col ministero un modus operandi per far fronte ai problemi del settore, problemi che in molti casi hanno determinato la sparizione delle aziende ittiche».
Pesca ma anche artigianato, Porto antico ma anche centro storico cittadino: nello spazio espositivo #Lamialiguria, 200 metri quadrati con eventi, laboratori e promozioni, gestito dalla Regione in collaborazione con Camera di commercio di Genova e sistema camerale ligure, i protagonisti saranno i colori, sapori, profumi ed eccellenze della Liguria: dai cuochi del marchio Liguria Gourmet, agli artigiani del brand Artigiani in Liguria. «Parteciperanno circa una ventina di aziende del marchio – spiega Edoardo Rixi, assessore regionale allo Sviluppo economico – e tante iniziative e laboratori proseguiranno anche nell’area del centro storico genovese».
Gli appuntamenti
Il cuore della manifestazione sarà Casa Slow Food, dalla quale si partirà anche per i vari “Percorsi Slow”, pensati per le scolaresche e il pubblico in visita. E a proposito di scuole, Petrini lancia un appello agli organizzatori: «L’educazione è il patrimonio più importante di Slow Fish. Mi piacerebbe che tutte le classi di tutte le scuole genovesi possano partecipare all’evento: con l’educazione si formano i cittadini di domani».
E ancora, i Master of Food guidati da dietisti e cuochi e i 15 appuntamenti della Cucina dell’Alleanza. Per chi vuole vedere i protagonisti della rete internazionale sbizzarrirsi ai fornelli, l’appuntamento è tra le bancarelle di pesce fresco e conservato, olio, sale e spezie del Mercato con i Fish-à-porter: una cucina, nello stile della Boqueria di Barcellona, nella quale cuochi e pescatori si alternano preparando piatti semplici e gustosi e spiegandone la storia, gli ingredienti, le particolarità.
Nonostante lo spostamento del mercato di piazza Cavour, non mancherà l’attesa Asta del pesce. Agli altri appuntamenti tradizionali (scarica il programma di Slow Fish 2017), si affiancano tante novità nell’edizione 2017 di Slow Fish: oltre all’Enoteca con 300 etichette italiane, piazza delle Feste ospita la Mixology, per imparare a bere consapevolmente e carpire tutti i segreti dai migliori bartender genovesi. Ai calici di vino e ai cocktail si abbinano le creazioni di Pizza n’ Fish, con i pizzaioli italiani attenti alla ricerca delle materie prime di stagione e del proprio territorio, e le proposte del Punto Gamberi, per apprezzare i gamberi rossi e rosa appena pescati nelle acque sanremesi.
Gli amanti della tradizione brassicola italiana possono invece soddisfare la propria curiosità ricercando il proprio stile in piazza Caricamento e abbinando a un buon boccale di birra lo street food delle Cucine di strada, dei Food truck e degli spazi delle regioni italiane. E infine, i grandi nomi della gastronomia italiana negli Appuntamenti a Tavola: sei cene i cui protagonisti sono piatti che parlano di acque dolci e mari aperti, dall’anteprima di mercoledì 17 a domenica.
«Eventi che saranno accessibili a tutti, gratuitamente – ricorda Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia – E l’approccio alla conoscenza e all’informazione sarà sempre ludico: cercheremo di parlare dei vari temi, dalla stagionalità dei pesci all’impatto delle nostre pratiche sulla salute dei mari, in modo interessante e divertente, avvalendoci di una rete sempre più fitta di operatori, pescatori e cuochi, che supportano le persone nel compiere scelte consapevoli sul tema della pesca».