Chiudono in negativo le Borse europee. Ormai svanito l’effetto positivo del rialzo di Wall Street venerdì scorso, gli operatori sono spaventati dalla prospettiva di uscita della Francia dall’Ue. La leader del Front National, Marine Le Pen, in corsa per l’Eliseo, in un comizio a Lione ha dichiarato che se sarà eletta convocherà entro sei mesi un referendum per la fuoriuscita dall’Unione europea. Preoccupano anche il rialzo dello spread italiano, che supera i 200 punti, e l’incertezza politica in Italia. Scarso effetto hanno ottenuto le dichiariazioni del presidente della Bce, Mario Draghi, che all’Europarlamento ha ribadito come sia necessario proseguire nel programma di Quantitative easing come stabilito.
A Londra il Ftse 100 perde lo 0,22% a 7.172,15 punti, a Parigi il Cac termina in ribasso dello 0,98% a 4.778,08 punti, a Francoforte il Dax chiude con -1,22% a
1.509,84 punti. Milano termina la seduta con Ftse Italia All-Share a 20.432,19 (-2,29%) e Ftse Mib a 18.693,65 (-2,21%).
L’exploit negativo di Piazza Affari, oggi maglia nera europea, è stato determinato anche dal forte ribasso di Unicredit (-6,87%) il giorno del via all’aumento di capitale.
Tra le altre banche Ubi -5,47%, Banco Bpm -5,85%, Bper -5,71%, Mediobanca -4,11%, Carige – 2,00, Intesa -2,41% nonostante i giudizi positivi degli analisti dopo i conti diffusi venerdì. Generali accusa un -2,34%, Mediobanca un 4,11%. Male gli altri finanziari.
Bene Cnh (+3,13%) in seguito a voci di vendita della divisione macchine per costruzioni. Fca termina con -2,45%, Ferrari con -1,39%. In rialzo Telecom (+1,41%) dopo avere diffuso conti e piano industriale venerdì a mercati chiusi.