Tredici studi medici nell’area metropolitana genovese aperti questo sabato per evitare accessi impropri ai pronto soccorso in questo momento di grande diffusione del virus influenzale. L’accordo è stato siglato dalla Regione Liguria con i medici di medicina generale e – pare – potrebbe essere il primo di una serie di misure per evitare altri momenti di criticità.
«In queste ore – dice l’assessore alla Sanità Sonia Viale – stiamo pensando di valutare anche un eventuale rientro dalle ferie del personale e ringrazio gli operatori per la disponibilità. L’accordo coi medici potrebbe essere poi esteso ulteriormente, ci stiamo lavorando».
L’accesso può essere fatto anche dai pazienti che hanno il proprio medico in ferie ed è consentito dalle 9 alle 13.
Il coordinamento è stato di Alisa, coinvolgendo non solo la parte ospedaliera, ma anche quella territoriale: «Frutto del lavoro di mesi», sottolinea Viale.
Ogni referente dei presidi ha attivato un piano strategico: aumento dei posti letto disponibili, controllo ingressi e dimissioni. L’Asl 3 ha rafforzato il servizio di Guardia medica estendendo il servizio anche al di fuori del territorio di competenza.
L’assessore smentisce anche una voce circolata nei giorni scorsi: «Non si è verificata alcuna assenza di posti letto in rianimazione», puntualizza.
Disgage room e una maggiore presenza di volontari saranno altri corollari per umanizzare ulteriormente un servizio, quello di pronto soccorso, in cui spesso basterebbe una comunicazione in più al paziente per tranquillizzarlo, anche sull’attesa.
