Le presenze turistiche in questo 2016 sono salite in Liguria nei mesi di luglio, agosto, settembre, ma anche a marzo (Pasqua è caduta il 27) e ottobre. Salgono i giovani, calano gli anziani. Tuttavia il 39% si concentra ancora su luglio e agosto. Lo rileva l’osservatorio turistico regionale, che ha presentato i dati nell’evento “La mia Liguria – Sviluppo strategico del turismo in Liguria”.
«Tra le motivazioni che portano i turisti – spiega Flavia Maria Coccia dell’osservatorio – ci sono relax, bellezze naturali e cultura. Fino ai 30 anni il divertimento, dai 31 ai 40 il desiderio di vedere un posto mai visto, dai 41 ai 60 assistere a eventi, mentre oltre i 60 anni prevale la vicinanza del luogo».
Tra le motivazioni in crescita ci sono lo shopping, il patrimonio artistico, il visitare una località esclusiva, gli interessi enogastronomici. Tra le attività che il turista svolge in vacanza ci sono escursioni e gite, degustazioni, sport, visita ai monumenti e shopping appunto.
Analizzando le motivazioni per provincia emerge una Liguria tagliata a metà: a Genova prevalgono natura, cultura, enogastronomia, shopping, alla Spezia natura, cultura, un posto mai visto, eventi ed enogastronomia, a Savona invece cultura, natura, eventi, seconda casa e relax, a Imperia relax, natura, cultura, seconda casa.
Il 75% del turismo ligure è comunque ancora residenziale.
Andando a guardare in numeri sono 4,3 milioni di presenze nelle strutture ricettive (24,8%), 57,7 milioni abitazioni private (75,2%), 72 milioni totali nella regione.
Il valore dell’economia regionale generato dal comparto ammonta a 6,3 miliardi di euro. Il turismo vale il 7,8 per cento del Pil regionale. Dal 2008 al 2015 le presenze sono aumentate del +1,3%, soprattutto quelle degli stranieri (+35,1%).
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