Avvio positivo per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,10%, ma dopo i primi scambi arretra in territorio negativo. Pesa l’incertezza legata al referendum costituzionale del 4 dicembre che influenza il comparto bancario.
Primi scambi in leggero rialzo per le Borse europee: Londra ha aperto in crescita dello 0,2% e un po’ meglio fanno Francoforte e Parigi, che salgono entrambe
dello 0,4%.
La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in rialzo, con lo yen sui minimi in oltre 5 mesi sul dollaro in scia ai segnali di un possibile rialzo dei tassi di interesse nel breve termine negli Stati Uniti: l’indice Nikkei mette a segno un rialzo dello 0,89%.
Oggi occhi puntati sull’intervento di Draghi che parlerà a breve a Francoforte.
Il prezzo del petrolio accentua il calo sotto il peso del superdollaro nonostante l’ottimismo sulla possibilità di un accordo Opec entro la fine del mese sulla
produzione. I contratti sul greggio Wti con scadenza a dicembre segnano un ribasso di 58 centesimi a 44,94 dollari al barile mentre il Brent cede 49 centesimi a 46 dollari al barile.
Nei cambi euro ancora in calo in avvio di giornata. La moneta unica scende sotto quota 1,06 dollari al 1,0592 ai minimi dal 30 novembre dello scorso anno. Scende
invece lo yen nei confronti dell’euro a 117,91
Apertura in lieve rialzo per lo spread tra Btp e Bund che segna in avvio di giornata 183 punti contro i 181 della chiusura di ieri. Il rendimento espresso dal titolo decennale italiano è pari al 2,03%.