«L’approvazione di questo provvedimento da parte del consiglio regionale costituisce un’importante svolta nella direzione della semplificazione in materia urbanistico-edilizia. Con questo atto, molto atteso dal territorio, le norme saranno più chiare, semplici ed efficaci e permetteranno un sensibile miglioramento del patrimonio edilizio della Liguria».
Lo ha affermato l’assessore regionale all’Urbanistica, Marco Scajola, dopo il via libera, ieri sera, da parte dell’assemblea legislativa della Liguria al ddl 96. Ben cinque le leggi vengono modificate: n. 36/1997 (Legge urbanistica regionale), n. 24/2001 (Legge recupero dei sottotetti), n. 10/2012 (Sportello unico attività produttive), n. 13/2014 (Testo unico normativa regionale paesaggio), n. 16/2008 (Testo unico regionale dell’edilizia).
«Dopo il piano casa – aggiunge l’assessore – si tratta di un altro provvedimento che consentirà, per esempio, ai giovani professionisti di entrare con maggiore facilità nel mondo del lavoro. Oltre a questo, i consigli comunali dovranno esprimersi sull’approvazione di interventi edilizi relativi ad attività produttive a inizio provvedimento e non alla fine come è stato fino a oggi, garantendo così per imprese e cittadini meno costi, più chiarezza e tempi minori di attesa». Tra le novità introdotte dal provvedimento, anche la possibilità per i Comuni di prevedere, in alternativa ai Sua (Strumenti Urbanistici Attuativi), il rilascio del permesso di costruire convenzionato, attuando così un procedimento amministrativo più semplice. Inoltre le aziende avranno parametri urbanistici più flessibili per ampliare in altezza gli edifici produttivi esistenti.
«Una risposta – spiega Scajola – a richiesta specifiche di quegli imprenditori che in Liguria vogliono rimanere, ma hanno bisogno di maggiori spazi per investire e garantire nuovi posti di lavoro». Viene anche eliminato l’obbligo per i Comuni di richiedere all’Agenzia delle Entrate (Sezione Territorio) la determinazione dei valori immobiliari, riducendo così i costi a carico dei cittadini e le significative lungaggini delle pratiche. Questa attività rientrerà nell’ordinaria competenza del Comune.
«Questo provvedimento – aggiunge – testimonia come la Liguria in campo urbanistico stia cambiando norme che fino a oggi avevano reso difficile l’attività dei Comuni e dei cittadini. La nostra intenzione è proseguire su questa strada continuando il confronto costante con il territorio».