I sindacati rifiutano l’apertura di una procedura di licenziamento collettivo per 132 dipendenti annunciato dalla Piaggio e chiedono un incontro urgente con il Governo. «La Fim Cisl – dichiara Alessandro Vella, segretario generale Fim Cisl Liguria – è incredula, dopo le rassicurazione avute dal ministro Calenda a Palazzo Chigi il 9 agosto, e ancora pochi giorni fa dal sottosegretario De Vincenti. Chiediamo una convocazione urgente al Ministero dello Sviluppo Economico per capire cosa sta succedendo e che fine ha fatto il” dialogo ” fra i governi. Rimarcando l’accordo del 2014, non si può pensare di fare dei piani industriali che vedano come primo elemento una dichiarazione di esuberi».
Antonio Caminito della segreteria Fiom-Cisl Genova chiede al al Governo «di intervenire subito sulla proprietà avviando un confronto immediato chiedendo quelle bocce ferme che avrebbe già dovuto chiedere e che fissi già oggi una data per l’incontro presso il ministero alla presenza del ministro per fare il punto della situazione: chiediamo cioè – precisa Caminito – che il governo mantenga gli impegni presi. Il ministro il 9 agosto ci aveva chiesto di tenere i toni bassi per facilitare l’avvio del confronto con la proprietà. Oggi gli chiediamo come dovremmo interpretare 132 licenziamenti. Se il Governo non interviene immediatamente rischia di diventare corresponsabile del grave atto avviato dall’azienda».
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