Un’iniziativa per sostenere e supportare la crescita delle realtà locali di più piccole dimensioni. Si tratta del Progetto Sviluppo Indotto di Confindustria La Spezia, che ha deciso così di rafforzare l’interesse e l’attenzione sul tema della relazione tra grande e piccola impresa.
Per la prima volta in assoluto, l’associazione degli industriali spezzini riunisce in un progetto comune cinque fra le più grandi realtà industriali locali: Arsenale Militare Marittimo La Spezia, Fincantieri, Finmeccanica-Divisione Sistemi Difesa, Sanlorenzo e TM.P. – Termomeccanica Pompe. Partendo da un’analisi delle ricadute economiche sul nostro territorio da parte dei grandi protagonisti coinvolti, l’obiettivo è collaborare insieme per massimizzare le opportunità di business delle aziende spezzine, sviluppando anche la loro capacità di penetrazione su mercati attualmente difficilmente accessibili attraverso una crescita strutturale e organizzativa. Iniziativa ambiziosa, realizzata grazie anche al supporto di Carispezia Crédit Agricole e Gruppo Banco Popolare.
«Vogliamo rafforzare l’attenzione dell’associazione sul tema della relazione grande impresa-Pmi nell’ambito dei rapporti di subfornitura– dichiara Francesca Cozzani, presidente Confindustria La Spezia– L’iniziativa consentirà da una parte di far emergere le esigenze delle grandi imprese nei confronti dell’indotto, dall’altra, a fronte di tali esigenze, di individuare i punti di debolezza dell’indotto su cui proporre azioni di miglioramento. Le nostre Pmi devono aumentare la loro competitività e la loro offerta in termini di proposta tecnologica e di servizio. E questi processi si realizzano per lo più con la crescita, che può essere autonoma o collaborando con altre imprese. Verranno evidenziate le importanti opportunità attualmente ancora non adeguatamente colte dalle Pmi locali, aprendo alle stesse anche la possibilità di operare verso altre realtà economiche appartenenti a medesimi gruppi. Si tratta di un progetto ambizioso, certamente complesso, ma condiviso nella sua importanza dalle grandi realtà industriali coinvolte, che voglio ringraziare, e promosso con determinazione da Confindustria La Spezia. E non credo che questa disponibilità così ampia su tale progetto da parte delle grandi aziende coinvolte possa ripetersi in futuro, è un’occasione d’oro, che va colta al volo».
Secondo Ettore Antonelli, presidente del Gruppo Piccola Industria di Confindustria La Spezia, «il nostro Gruppo da sempre propone, attiva e supporta ogni occasione di sinergia fra la grande impresa e la piccola e media del territorio: è fuor di dubbio che la grande impresa possa offrire alle Pmi determinanti occasioni di crescita e sviluppo con conseguenti opportunità di lavoro. A oggi moltissimi appalti delle grandi imprese locali vengono svolte da ditte esterne alla provincia spezzina e la scommessa consiste nel capire come fare ad aggredire quella quota di mercato, ma anche come fare per non perdere quella quota che a oggi appartiene alle pmi locali. In questa direzione un tema da approfondire sarà sicuramente quello del contratto di rete che altrove sta funzionando e che verrà valutato in tutti i suoi aspetti come possibile facilitatore. Per questo progetto, data l’importanza, saremo affiancati dalla Confindustria nazionale e da consulenti specifici. Si tratta di una grande opportunità da cogliere».
Operativamente il progetto si articolerà in tre fasi: la prima, nel corso del mese di maggio, prevede la realizzazione di 5 incontri dedicati a ogni partner dell’iniziativa, destinati a illustrare le modalità del progetto e le ricadute economiche sul territorio; la seconda, a giugno, durante la quale si analizzerà lo scenario della domanda-offerta; nel corso della terza saranno verificate le potenziali opportunità di business o criticità riscontrate nel rapporto di subfornitura.
A ulteriore supporto Confindustria La Spezia, congiuntamente alla società di consulenza D’Appolonia, svolgerà il ruolo di collaborazione tecnica per attività di assistenza, stimolo e coaching tra Pmi e Grande Impresa.