Si sfideranno a colpi di bouquet, originalità, profumi e colori. Sono i fioristi provenienti da 23 Paesi europei che parteciperanno, da domani a domenica 10 aprile, a Genova, a Europa Cup 2016, la più importante competizione al mondo tra i professionisti del mestiere. Competizione che quest’anno si svolgerà per la prima volta in Italia dal 1956: sarà proprio la città della Lanterna a ospitare l’edizione dei 60 anni, ai Magazzini del Cotone, dove sono attesi oltre 10 mila visitatori. Un’occasione non solo per mettere in mostra le capacità tecniche e artistiche dei partecipanti, ma anche per sottolineare le “3 F” della Liguria, flowers, food and fashion: un evento collaterale, che si svolgerà nel corso della serata di gala in programma sabato 9 aprile, sarà una vera e propria passerella per le specialità liguri, non solo fiori ma anche cibo e moda. Tra i protagonisti dell’evento anche studenti e professori degli istituti Duchessa di Galliera e Marco Polo.
Nel corso della manifestazione, organizzata da Florint, Federazione internazionale fioristi europei, Federfiori confcommercio e Ascom Confcommercio Genova, con il patrocinio di Comune, Camera di Commercio, Regione Liguria e Città di Sanremo, i partecipanti si sfideranno su 10 mila metri quadrati di superficie tra sei diverse gare. Nella prima, la parata floreale di Sanremo, è fondamentale il contributo di Fiat 500 Club d’Italia, che metterà a disposizione le 500 d’epoca che saranno decorate dai fioristi. Seguiranno “Pasta, pesto e fiori”, “Matrimonio in Vespa”, “Piante e fashion”, “Amore e lussuria”, “Primavera a sorpresa”. Il vincitore sarà proclamato nuovo campione europeo la sera del 9 aprile.
Tanti anche gli eventi collaterali organizzati durante la kermesse: laboratori, dimostrazioni e curiosità animeranno gli spazi, in attesa di Euroflora.
Europa Cup sarà anche un modo per mettere in mostra le eccellenze floricole della regione, oltre a quelle italiane, e le aziende del settore. Un settore che ha risentito ancora nel 2015 della crisi (l’agricoltura ha chiuso l’anno con un calo del 3%) e che, come spiega Carlo Sprocatti, presidente Federfiori, «è decaduto negli ultimi tempi, ma esiste e questo va sottolineato. Nonostante il sistema necessiti di un riordino, questo settore e la sua professionalità vanno riconosciuti. Se tutto andrà come previsto, ci saranno anche dei politici che potranno rispondere a domande che noi come federazione abbiamo rivolto loro da tempo, in particolare sulla formazione professionale».