Controlli sullo stato di usura dei pneumatici, dell’efficienza dei dispositivi visivi e di illuminazione, della presenza dell’estintore e dei dischi con l’indicazione delle velocità massime poste sul retro del mezzo. Ma anche l’idoneità del conducente, i documenti di viaggio e la sua condotta durante il tragitto.
È solo una minima parte di quello che i docenti scolastici dovranno fare prima e durante una gita scolastica a bordo di un pullman, secondo la circolare ministeriale del 3 febbraio 2016, “Viaggi di istruzione e visite guidate”. E scatta l’allarme non solo dei professori e dei dirigenti scolastici, sovraccaricati di nuove responsabilità oltre a quelle dei ragazzi, ma anche dell’intera categoria dei bus operator: «Una norma assurda – commenta Luca Costi, segretario di Confartigianato Liguria – che non solo si dimentica dei ripetuti controlli a cui i mezzi delle nostre aziende sono sottoposti nel corso dell’anno, ma che avrà anche forti contraccolpi economici nel settore. A poco più di un mese dall’entrata in vigore, la circolare ha già avuto i suoi effetti negativi: sono già molte le prenotazioni per le gite scolastiche a essere state disdette. Questa norma potrebbe davvero mettere a rischio molti posti di lavoro e danneggiare enormemente le nostre piccole imprese. E non solo quelle di noleggio e trasporto: le conseguenze si riversano anche sull’indotto ricettivo».
In Liguria si contano circa 200 microimprese di noleggio e trasporto passeggeri: 120 in provincia di Genova, 25 a Imperia, 23 alla Spezia e 31 nel savonese. «Norme che danneggiano un settore la cui economia vive in buona parte sulle gite scolastiche – aggiunge Costi – e che vanno così a vanificare quei pochi elementi positivi contenuti nella stessa circolare: l’importanza delle garanzie di sicurezza e di responsabilità nella scelta dell’impresa da parte della scuola, un aiuto contro abusivismo e concorrenza sleale».