Nasce il sistema di area vasta La Spezia, costa ligure-tirrenica, parchi dell’Appennino Tosco-Emiliano, delle Cinque Terre e delle Alpi Apuane. È stato sottoscritto questo pomeriggio nella Sala Giunta del Comune della Spezia il protocollo di intesa per la governance coordinata delle risorse turistiche e culturali dell’area compresa tra La Spezia, la fascia costiera ligure-tirrenica, la Lunigiana e la Garfagnana.
Hanno firmato Comune della Spezia, Parco Nazionale delle 5 Terre, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Parco Regionale delle Alpi Apuane, Unione Comuni della Garfagnana, Unione Comuni Montana Lunigiana, Gal Provincia della Spezia, Gal Sviluppo Lunigiana. Alla firma erano inoltre presenti rappresentanti dei Comuni di Sarzana, Lerici, Porto Venere, Levanto, Sesta Godano in rappresentanza dell’Unione di Comuni della Val di Vara, Santo Stefano di Magra che hanno confermato la prospettiva di aderire al progetto.
La sottoscrizione del protocollo deriva dalla comune consapevolezza della necessità che il sistema di area vasta si organizzi dal punto di vista della governance e della rete di servizi e infrastrutture, per offrire una offerta turistica integrata e coordinata.
Obiettivi del protocollo sono la promozione e la valorizzazione del territorio e delle sue specificità attraverso l’ìntegrazione di territori, culture, risorse, strutture, gestioni, ma anche lo sviluppo di una progettualità condivisa su tematiche fondamentali come la lotta al fenomeno dello spopolamento, il sostegno all’agroalimentare locale di qualità, la creazione di un mercato comune (filiera corta) per la ristorazione e commercializzazione dei prodotti e la mobilità, in particolare la rete ferroviaria che unisce la costa alle valli interne, secondo un modello che integri le necessità del turismo, del trasporto passeggeri e delle merci, e quelle dell’economia locale e degli spostamenti delle popolazioni. La domanda turistica internazionale sta creando flussi in entrata che insistono in maniera particolare sulle aree costiere, facendo emergere criticità e problematiche di sostenibilità ambientale proprio su aree ad alta valenza naturalistica. Da qui l’esigenza di una gestione coordinata dei flussi e l’opportunità di differenziare l’offerta creando itinerari costa-entroterra attrattivi sia per il mercato “slow” che per quello “mordi e fuggi”.
La progettazione riguarderà la questione chiave della valorizzazione e della gestione integrata e partecipata delle risorse dell’intero Sistema di Area Vasta, sulla base di esperienze virtuose già attivate in Italia ed altrove, attraverso l’attivazione di un coordinamento permanente e la promozione della partecipazione delle comunità locali. È prevista la nascita di un gruppo tecnico composto da rappresentanti dei soggetti sottoscrittori che avrà il compito di definire azioni e progetti concreti.
Il protocollo è aperto alla partecipazione di enti, strutture scolastiche e formative, università, organizzazioni, imprese e fondazioni, che siano interessate alla conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio ambientale e culturale dei territori dell’area vasta.