Sono 1.187 gli ettari di terreno del Comune di Genova non utilizzati e messi a disposizione della Banca della Terra istituita dalla Regione Liguria per rilanciare le attività agricole e la salvaguardia dei terreni rurali.
Una mozione del consigliere comunale del Pdl Guido Grillo è stata approvata con 31 voti a favore e un astenuto per impegnare sindaco e giunta a fornire al consiglio comunale l’elenco dei terreni e riferire entro febbraio alla commissione competente sia gli adempimenti svolti dalla Banca della Terra, sia le iniziative promosse per la cessione e la gestione delle aree.
Grillo ricorda cosa aveva detto il sindaco di Genova Marco Doria: «L’inserimento dei primi elenchi dei terreni è un segnale importante per promuovere il recupero produttivo di molte aree a vocazione agricola e forestale non più utilizzate, favorendo anche il presidio e la salvaguardia del territorio rurale e montano e la prevenzione del dissesto e degli incendi boschivi, in coerenza con le finalità della Banca della Terra».
La Banca della Terra offre supporto a tutti coloro (enti pubblici e privati) che vogliano cedere a terzi la gestione o il possesso di terreni agricoli e forestali per il loro recupero, agevola chi intenda coltivarli e recuperarli e promuove e favorisce anche la costituzione dei consorzi agro-forestali.
«Ci si rende sempre più conto – afferma Grillo – che un terreno curato, con una corretta canalizzazione delle acque, è fondamentale per prevenire sia il dissesto idrogeologico, sia la devastazione di un eventuale incendio, per questo spero che la Banca della Terra funzioni davvero».