Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza nella sessione plenaria di Strasburgo l’emendamento del gruppo S&D sulla ridistribuzione delle quote del tonno rosso. Una misura molto sentita dai piccoli pescatori artigianali, e in particolare anche quelli liguri, perché invita gli Stati membri a rivedere le quote con criteri più equi, senza più favorire il monopolio di pochi armatori, così come avviene oggi. Senza dimenticare che, se accidentalmente viene pescato un tonno, il piccolo pescatore rischia di essere gravemente penalizzato.
«Il Parlamento europeo ha approvato una misura che lo rende più forte nei confronti del consiglio per invitare gli Stati membri a rivedere il sistema delle quote di pesca con criteri più equi– spiega l’eurodeputata e vicepresidente della Commissione Pesca Renata Briano – L’approvazione del nostro emendamento significa che noi vogliamo che il tonno rosso possa arrivare anche sulle nostre tavole e non più solo su quelle giapponesi».
Secondo Briano, «oggi nel recepire le raccomandazioni Iccat, sulle quali concordiamo, abbiamo colto l’occasione per affrontare i temi dell’ecologia della specie in termini di ricostituzione degli stock di tonno rosso e dei fattori socio-economici legati alla sua pesca. Oggi possiamo dire che il Parlamento europeo è più vicino ai problemi dei piccoli pescatori».
Nel 2014, durante l’assemblea annuale dell’Iccat tenutasi a Genova, visti i dati positivi sullo stato di salute del tonno rosso, si decise un aumento del 20% delle quote assegnate agli Stati contraenti. Quote decise in sede Iccat, ma applicate secondo criteri di distribuzione discrezionali dai singoli Paesi membri. Una “falla” che portò in molti casi a far beneficiare di queste quote solo pochi armatori a discapito dei piccoli pescatori artigianali.