Sono 91 i progetti che hanno aderito al bando Coop Liguria Startup, «un risultato che va ben oltre le nostre aspettative», commenta Francesco Berardini, presidente di Coop Liguria, che ha promosso il bando per la creazione di nuove imprese cooperative in collaborazione con Legacoop Liguria e con il progetto Coopstartup di Coopfond.
Contando anche coloro che non hanno portato a termine l’iscrizione, oppure che sono stati esclusi perché non hanno rispettato tutti i criteri del bando, i progetti presentati sono oltre 200, segno che i giovani liguri sono pieni di idee e hanno voglia di mettersi alla prova. I 91 progetti iscritti sono stati presentati da un totale di 350 giovani, in gran parte laureati, provenienti in prevalenza dalla provincia di Genova, seguita da quelle di Savona e La Spezia. Poca l’incidenza della provincia di Imperia, presente solo in due idee.
I progetti presentati da gruppi “informali” sono stati 86. Cinque invece quelli presentati da cooperative già costituite. Tra i settori imprenditoriali più rappresentati, la cultura, il turismo e i servizi alle imprese, seguiti da agroalimentare, ambiente e socio-sanitario.
«Ci hanno colpito soprattutto lo spirito di iniziativa, l’elevato livello di qualificazione dei partecipanti e l’altissima presenza, all’interno dei gruppi e delle cooperative selezionate, di giovani donne molto preparate e motivate», spiega Berardini.
Terminata la prima fase di selezione che ha individuato i 30 progetti che, entro il prossimo 18 dicembre, dovranno presentare un piano imprenditoriale dettagliato: di questi, dieci riceveranno il finanziamento necessario a trasformare la propria idea in un’impresa cooperativa. Ventimila euro a startup, per un totale di 200 mila euro, a cui si aggiunge un consistente pacchetto di finanziamenti agevolati e di tutoraggio con esperti, per i primi tre anni di attività.
Nella prima fase di valutazione dei progetti, si è tenuto conto del valore dell’idea, ma anche della sua originalità rispetto al territorio di riferimento e al mercato; tra i criteri anche le esperienze personali e professionali e le competenze specifiche dei membri del team, specie se coerenti con la proposta, insieme alla capacità dell’iniziativa di produrre nuovi posti di lavoro, anche in una prospettiva di medio-lungo periodo. Si è tenuto conto anche della validità della proposta in relazione ai temi proposti dal bando: valorizzazione del territorio e dei servizi alle imprese, tutela della salute e sicurezza alimentare. «La capacità concreta di diventare impresa sarà il criterio di scelta più importante. Se al termine dell’ultima fase non troveremo dieci progetti in grado di gettare basi solide per fare impresa, riapriremo il bando: le risorse sono stanziate e non andranno perdute», precisa Berardini.
I membri dei 30 progetti finalisti hanno ora l’occasione di frequentare un percorso di formazione per approfondire vari aspetti della gestione di impresa e trasformare così la propria idea iniziale in un progetto vero e proprio. Corso che ha già preso il via a fine settembre e si concluderà il 21 novembre: si articola in cinque giornate, orientate a definire il proprio business e a fare cooperativa, ma anche ad acquisire competenze specifiche per la gestione di impresa: redigere un piano economico-finanziario, compilare un bilancio, ricercare finanziamenti, impostare l’organizzazione, gestire l’inquadramento del personale, sfruttare le opportunità e i supporti messi in campo da Legacoop per le cooperative.
«Grazie a progetti come quelli che sono stati selezionati e che in questo caso saranno sostenuti insieme a Coop Liguria – sottolinea il direttore generale di Coopfond Aldo Soldi – la cooperazione si apre a processi di innovazione tecnologica, sociale e organizzativa. Ma anche le startup possono trovare nella forma cooperativa una nuova sfida, puntando non al massimo profitto immediato, ma a costruire su una buona idea un’impresa capace di mettere al centro non il singolo ma il gruppo, non solo il presente ma anche il futuro».