«Diamo un bel segnale al partito e a Genova, un segnale di unità e rapidità. La squadra è operativa da questa sera». Così il segretario provinciale genovese del Pd, Alessandro Terrile, ha presentato questa sera gli 11 componenti della segreteria “unitaria” che avrà il compito di affiancarlo nel guidare il partito nei prossimi mesi, superando le divisioni emerse durante le primarie.
I componenti della segreteria sono Viola Boero (diritti e pari opportunità), Marina Costa (welfare, immigrazione), Simone Franceschi (enti locali), Fabio Franchini (organizzazione), Fabio Gregorio (infrastrutture e trasporti), Maria Carla Italia (cultura e turismo), Michele Malfatti (territorio, ambiente dissesto idrogeologico), Renzo Miroglio (economia e lavoro), Walter Rapetti (europa e politiche giovanili), Sonia Sandei (innovazione, energia e smart city), Benedetta Staricco (legalità e riforme).
Li ha scelti lo stesso Terrile, cercando di rappresentare e garantire le varie sensibilità del partito, a partire da quelle rappresentate dagli schieramenti di paitiani – renziani e cuperliani. «Ma ha poco senso – ha precisato il segretario del Pd genovese – cercare chi è renziano e chi non lo è. Tutti sostengono Renzi, Terrile e il Pd. Abbiamo imparato che le divisioni portano più rapidamente alle sconfitte. L’unità, però – ha aggiunto – va cercata sui contenuti più che sui nomi».
Il punto di partenza della nuova segreteria sarà la presa d’atto della sconfitta, da superare innanzi tutto con l’ascolto del territorio. Il Pd genovese, secondo Terrile ha davanti a sé essenzialmente due sfide: quella di ricostruire il consenso perduto e quella di rendere le proprie strutture più efficienti, «a costo di scelte anche dolorose». Con Fabrizio Barca alla Festa dell’Unità, in calendario dal 27 agosto al 14 settembre – filo conduttore la sinistra di governo – si discuterà su come misurare l’efficacia delle strutture di un partito.