Un piano triennale che è un libro dei sogni, in realtà le opere pubbliche che potrà finanziare la Città Metropolitana di Genova saranno davvero poche. Scelte da fare e spesso legate alle emergenze, con il rischio di scontentare qualcuno. Quello che è certo è che sarà la Regione a contribuire alla decisione su quello che ci sarà da fare con le poche risorse disponibili.
«Non dobbiamo farci illusioni – dice il consigliere Gianni Vassallo – tuttavia quel poco che abbiamo messo in campo è stato completato, come le due opere incompiute di cui finalmente sono terminati i lavori: la variante Settembrin nel Comune di Carasco e il ponte fra Bolzaneto e Sant’Olcese». La variante sarà operativa a partire da luglio. È stato anche terminato il ripristino delle 106 somme urgenze causate dalle tre alluvioni dell’anno scorso: «Abbiamo ripristinato la viabilità in situazioni molto pesanti di interruzioni di strade – aggiunge Vassallo – siamo però consapevoli che la manutenzione ordinaria non ha le somme necessarie per coprire tutte le richieste e ciò provoca l’insoddisfazione sia dei territori sia della stessa Città Metropolitana, i soldi sono pochi e vengono fatte delle scelte. Si interverrà sulle situazioni maggiormente pericolose».