Giunta regionale “promossa” con un 6,3, il consiglio regionale raggiunge la sufficienza. Quest’anno, insieme alla valutazione di Confartigianato Liguria sull’operato della Regione in materia di micro e piccola impresa, presentata oggi con il Rating di mandato, c’è anche l’autovalutazione degli stessi amministratori regionali, chiamati in causa per giudicare se stessi e il lavoro dei colleghi. Alle domande di Confartigianato hanno risposto in 28: tutti gli assessori regionali, tranne il presidente Claudio Burlando, e oltre la metà dei consiglieri.

Renzo Guccinelli, assessore allo Sviluppo economico, al primo posto del podio nella valutazione di Confartigianato, ritiene l’approvazione della legge sullo Small Business Act, per la semplificazione e facilità di accesso agli appalti pubblici, l’obiettivo più importante raggiunto in questa legislatura, insieme ai percorsi di rete e aggregazioni di impresa per accedere agli incentivi regionali e comunitari. La conferma delle risorse ad Artigiancassa e il dimezzamento dei tempi di pagamento alle imprese sono invece due importanti risultati a favore delle Pmi ottenuti da Sergio Rossetti, assessore al Bilancio e Formazione, anche lui sul primo gradino del podio di Confartigianato. La riduzione dei tempi di pagamento dei fornitori è un importante risultato anche per Claudio Montaldo, assessore alla Salute, sul terzo gradino del podio. Tutti e tre, così come gli altri assessori, promuovono il lavoro della giunta regionale, pur sottolineando talvolta, “qualche carenza sui temi strategici”.

Meno teneri nei giudizi i consiglieri. Tra i più severi, Matteo Rosso, Edoardo Rixi e Francesco Bruzzone, che bocciano a colpi di 2, 3 e mezzo e 4 e mezzo il lavoro della giunta regionale: “immobilismo e impotenza”, “fallimento sui tempi più importanti per il territorio”, “tanto fumo e poco arrosto”. Così si esprimono i consiglieri di Forza Italia e Lega Nord, che punterebbero su sburocratizzazione e riduzione della pressione fiscale come primi obiettivi per la prossima legislatura. “Risultati inconsistenti e discutibili” anche per Lorenzo Pellerano, che boccia con un 5 il lavoro della giunta Burlando. Voti positivi invece da Michele Boffa, Franco Rocca, Sergio Scibilia ed Ezio Chiesa, che sottolineano quanto il lavoro della giunta sia stato influenzato dai tagli alle risorse. Nel caso del consiglio regionale invece, il giudizio dei consiglieri Scibilia e Boffa, così come quello di Antonino Oliveri, è stato influenzato dagli “scossoni” il consiglio regionale ha recentemente affrontato.

Raffaella Paita, assessore regionale alle Infrastrutture e candidata alla presidenza, risulta, con cinque preferenze, l’assessore che meglio ha lavorato in questi cinque anni di legislatura: così si sono espressi i suoi colleghi, assessori e consiglieri, chiamati da Confartigianato a scegliere un nome in giunta e uno in consiglio. L’avvio dei lavori del Terzo Valico e i finanziamenti ai due terzi delle imprese alluvionate sono i risultati per lei più importanti raggiunti nel quinquennio e, per la prossima legislatura, gli obiettivi si chiameranno sburocratizzazione e semplificazione.

Con sei voti raccolti, “il più bravo della classe” tra i banchi del consiglio risulta invece Antonino Oliveri: riforme sui servizi pubblici locali, la legge per semplificare l’autorizzazione delle concessioni idriche a uso potabile e il contrasto al gioco d’azzardo sono per lui i risultati concreti più importanti raggiunti in questi anni. E per il futuro l’obiettivo è una tempestiva e organica programmazione dei fondi europei per sostenere e dare impulso proprio alle micro e piccole imprese delle Liguria.