Giro d’affari in leggero aumento per industria e i servizi (+0,6%), debole dinamica degli ordinativi (rimasti quasi invariati), qualche spiraglio di luce sul manifatturiero. Nel complesso, l’economia genovese registra una certa stabilità nel secondo semestre 2014 rispetto al primo, contraddicendo però quelle attese di recupero significativo, in particolare proprio sugli ordini (-0,8% quelli italiani), anche sul fronte dell’export.
Secondo gli ultimi dati diffusi dal Centro studi di Confindustria Genova, il panorama economico genovese vede il fatturato Italia crescere di un lieve 0,6%, mentre quello estero registra un +1,6%. Se da un lato si riduce il business delle aziende di servizi, tranne quelle portuali, dall’altro aumenta lievemente quello del manifatturiero. Forte calo invece per il comparto edile, sia in termini occupazionali, sia di fatturato. Si allenta, anche se di poco, la stretta creditizia, ma rimane forte il problema della liquidità, specie per la micro e piccola impresa, causato soprattutto dal forte ritardo dei pagamenti. E la debole domanda interna continua a porre un freno agli investimenti.
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Il manifatturiero e l’edilizia
Aumento di produzione (+0,7%) e occupazione per il manifatturiero genovese. A trainare le imprese del comparto è soprattutto l’export: se il fatturato Italia cala dell’1,5%, la componente estera cresce del 3,2%, insieme agli ordinativi stranieri (+2,2%, contro quelli italiani a -2,1%). Ma la piena ripresa del comparto è legata proprio a un cambio di rotta della domanda interna.
Tra i vari settori produttivi, solo pochi hanno registrato dati positivi nell’ultima parte dell’anno. Cresce di circa un punto percentuale il fatturato delle aziende chimiche e farmaceutiche, un trend positivo anche nel corso del 2015, secondo le aspettative di Confindustria. Bene anche l’alimentare, con una produzione in aumento del 2,9% e un giro d’affari in crescita sia verso la componente italiana (+5,3%), sia verso quella straniera (+3,8%). Unica nota negativa, il calo dell’occupazione, che nelle imprese genovesi del settore segna un -1,2%. Leggera contrazione degli ordinativi per la cantieristica navale: il fatturato resta però in aumento, così come la percentuale di utilizzo dei sei bacini di carenaggio, che, pur restando lontana dai livelli pre-crisi, passa dal 44,1% del 2013 al 45,7% del 2014. Calo della produzione nei settori della plastica e gomma (-0,3%) e in quello dell’industria metalmeccanica, addirittura dell’1,2%. Nonostante i numeri positivi registrati da fatturato e ordini esteri (questi a +12%), pesa ancora troppo la contrazione della domanda interna, che grava sul settore con un -4,5% di fatturato e -11% degli ordini. A diminuire è anche l’occupazione del comparto e le prospettive per il 2015 non sono buone. Elettronica, automazione e telecomunicazioni registrano un peggioramento: oltre alla riduzione del business del comparto, anche gli ordinativi esteri calano di oltre 4 punti percentuali, mentre rimangono stabili quelli interni. La produzione scende di un leggero 0,1%, ma si respira un clima di positività per il 2015. Male anche tessile ed editoria: le commesse estere delle imprese del primo settore calano del 7,5%, trascinando così la produzione a -5% , mentre il fatturato dell’editoria scende di 3 punti percentuali: qui la riduzione della produzione tocca il 7%. L’intera filiera dell’edilizia resta in forte crisi, anche se registra numeri meno pesanti degli scorsi semestri. Le imprese del comparto ardesiaco e degli altri materiali da costruzione registrano un calo produttivo dell’1,2%, affiancato dalla diminuzione del fatturato interno. Qualche spiraglio di luce proviene dall’export, in leggera ripresa. Difficoltà in più per gli impiantisti e la manutenzione, con un fatturato decisamente in picchiata (-7%). Le richieste dal mercato italiano scendono dell’1,4%, mentre quelle estere del 3,9%. Secondo gli ultimi dati Ance, nel terzo trimestre 2014 in Italia gli investimenti in costruzione sono calati del 4%: dall’inizio della crisi, il settore edile ha perso il 32%, pari a 63 miliardi di euro.
Porto e Aeroporto
Numeri positivi per il Porto di Genova: nel secondo semestre 2014 le merci transitate aumentano del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, crescita dovuta soprattutto al forte aumento del traffico container (+11,8% in termini di Teus). Diminuisce invece il traffico passeggeri: +4% dei transiti sui traghetti, ma -22% per i crocieristi. Al Cristoforo Colombo di Genova segno meno per i movimenti degli aerei (-5,3%), mentre aumenta il numero dei passeggeri in transito (+2,6%). Un contesto complessivamente positivo per la logistica genovese che registra così un +6,9% del fatturato Italia e un +2,8% di quello estero. Positive anche le previsioni per il 2015 dei terminal operator, che segnalano inoltre un aumento del volume d’affari del 19% nell’ultimo anno.
Il Terziario avanzato
Poca la dinamicità del settore: le aziende continuano a registrare un calo del fatturato, pari a -1,1% per quello interno e addirittura del -7,6% per quello estero. Stabili gli ordini dall’estero, eccezione positiva per quelli italiani (+2,8%): in questo contesto l’occupazione registra solo una lieve flessione (-0,4%). Se a ridursi è soprattutto il giro d’affari delle aziende di consulenza, ingegneria, formazione ed ecologia (-2% italiano, -11% estero), affiancate da quelle dei servizi immobiliari (per loro il calo riguarda soprattutto i margini lordi, -4%), a reggere è il settore dell’informatica: il mercato italiano, più dinamico rispetto a quello estero, aumenta dell’1,5%, e anche gli ordini sono in risalita, a differenza dei livelli occupazionali (-4%).
Finanza e assicurazioni
Previsioni non positive per il 2015 degli istituti di credito: la raccolta diretta e gli impieghi (-7% a fine 2014) sono destinati a diminuire, così come i livelli occupazionali (attualmente a -2%). Per quello che riguarda il comparto assicurativo, il 2014 segna una crescita decisa del costo del lavoro (+5,5%), affiancata da un calo del 3% del personale. Premi e provvigioni registrano un aumento del 6%.

Il Turismo
Segnali incoraggianti per gli operatori genovesi del settore: il giro d’affari è in crescita sia per la clientela straniera (+8,4%), sia per quella italiani (+0,6%). In aumento anche l’occupazione (+1,4%), affiancata da una crescita del costo del lavoro pari al 2,4%.
La Sanità
Le previsioni positive espresse a giugno 2014 dalle aziende sanitarie private hanno trovato conferma nell’ultima parte dell’anno: aumento dell’1,4% delle prestazioni erogate, fatturato in crescita del 1,9% e flessione del costo delle materie prime (-3,7%). In calo però i livelli occupazionali, che segnano un -1%.
Il 2015: quali prospettive?
Secondo l’indagine di Confindustria Genova, il primo semestre dell’anno non sembra essere caratterizzato da una forte dinamicità. Al contrario, stagnazione e rallentamento dell’attività sembrano essere le prospettive più probabili, accompagnate da un calo delle esportazioni e degli ordinativi, sia in Italia, sia all’estero. Ma, considerando la spinta favorevole di alcuni fattori esterni, come i tassi di interesse, il prezzo del petrolio e la svalutazione dell’euro, Pil e occupazione potrebbero comunque crescere, anche a livelli migliori del previsto.