La vespa velutina, il “cacciatore di api” arrivato in Liguria dalla Francia, sta invadendo la parte occidentale della provincia di Imperia, causando gravi danni all’apicoltura locale. Il calabrone, originario del Sud-est asiatico, è ormai diffusissimo nei territori d’Oltralpe dove, dalla sua prima apparizione nel 2004, non sono state prese le dovute misure per contrastare efficacemente la minaccia. Per evitare di fare lo stesso errore dallo scorso anno la Regione Liguria, attraverso l’assessorato all’Agricoltura, ha organizzato in collaborazione con il Piemonte una serie di seminari e convegni per sensibilizzare gli apicoltori e l’opinione pubblica, chiedendo poi l’intervento del ministero delle Politiche agricole. Secondo gli esperti, in tre anni l’insetto potrebbe diffondersi in tutta Italia.
«Il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Torino sta portando avanti una ricerca per risolvere questo problema» spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Giovanni Barbagallo. «Gli studiosi utilizzano radar specifici e sensori applicati sul corpo degli insetti catturati per localizzare i nidi dei calabroni, prima che i predatori danneggino gli alveari. I primi risultati sono incoraggianti, anche grazie al supporto di apicoltori e volontari».