Al via il 15 giugno 2018 a Genova il Suq Festival, simbolo di luogo unico e teatrale per il dialogo tra culture e la promozione della diversità, riconosciuto “best practice” d’Europa, che quest’anno taglia il traguardo dei vent’anni dalla nascita. Fino al 24 giugno nella Piazza delle Feste del Porto Antico.
Forte del record di presenze dello scorso anno (oltre 70 mila), in 10 giorni Suq Festival propone la sua formula di successo: una scenografia teatrale con 40 botteghe artigianali da altrettanti Paesi, 14 differenti cucine dal mondo, associazioni umanitarie e comunità di immigrati, buone pratiche per l’ambiente e un ricchissimo programma artistico con oltre 100 eventi, tra concerti, incontri, performance, showcooking. Cuore del Suq (mercato in arabo) la rassegna Teatro del Dialogo, che si svolge su diversi palcoscenici e propone 8 spettacoli, di cui 3 produzioni Suq, con una prima nazionale e un appuntamento alla frontiera di Ventimiglia.
Dal 2014 la rassegna teatrale è sostenuta dal Mibact attraverso il Fus, e vede come maggior sostenitore la Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’edizione 2018 del bando “Performing Arts”. Ideato da Valentina Arcuri e Carla Peirolero, che ne è direttrice artistica, il Festival ha il patrocinio dell’Unesco, di Ministero Affari Esteri e Ministero dell’Ambiente. Quest’ultimo ottenuto grazie allo slancio e all’importanza delle iniziative “green” della rassegna EcoSuq, che da 10 anni integra il programma artistico e culturale.
Donne, isole e frontiere è il tema di quest’anno, ma anche il percorso di un progetto triennale che vede accenti diversi nei 3 anni: “donne” oggi, “isole” nel 2019, “frontiere” nel 2020. La ventesima edizione del Festival è dedicata quindi alle donne, in omaggio a quelle che hanno dato vita al Suq ma anche alle tante figure che lo hanno abitato e attraversato, facendo emergere quanto le donne paghino il prezzo più alto della migrazione.
Oltre a piazza delle Feste al Porto Antico di Genova, il Festival si svolgerà su altri palcoscenici della città, ma non solo: dalla Chiesa di San Pietro in Banchi e l’Isola delle Chiatte, per arrivare – il 30 giugno – fino a Ventimiglia, nel Museo Preistorico dei Balzi Rossi, a due passi dalla frontiera con la Francia.